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Adesso Pinochet rompe il silenzio per difendere il suo referendum Vorrebbe altri dieci anni di dittatura personale Adesso Pinochet rompe il silenzio per difendere il suo referendum SANTIAGO — Agitando lo spettro del marxismo, il presidente Augusto Pinochet è sceso personalmente in campo nella campagna elettorale per il referendum costituzionale fissato per l'H settembre prossimo. La nuova carta garantirà all'attuale numero uno della giunta militare altri dieci anni di incontrastato potere. Decaduto Pinochet dalia suprema carica del Paese, gli subentrerà un nuovo Presidente, anch'egli gradito ai militari, che rimarrà al potere per un periodo transitorio di cinque anni. Soltanto nel 1997. se i tempi e gli impegni saranno rispettati, i cileni potranno recarsi liberamente alle urne per eleggere il nuovo Parlamento e il loro candidato alla presidenza. Per spezzare più di una lancia in favore della costituzione Pinochet ha scelto la città di Concepcion, che dista cinquecento chilometri dalla capitale. «La nuova costituzione è l'arma di cui abbiamo bisogno per combat¬ tere il marxismo internazionale. Dicono che sono ambizioso e che voglio il potere. Non è vero. Ho 64 anni e non sto combattendo per me bensì per il Paese» ha esclamato il generale evidentemente consapevole della crescente opposizione che il documento e il suo contenuto trovano in alcuni strati dell'opinione pubblica e dei suoi avversari politici. Il referendum costituzionale verrà a coincidere con il settimo anniversario del • golpe» che costò la vita al presidente Allende. Il battage pubblicitario del governo è notevole. Radio e televisione elencano quotidianamente i meriti della carta, mentre inserti pubblicitari a piena pagina e a colori su quotidiani e riviste invitano i cileni a votare •si» e a difendere la «conquistata libertà». I giornalisti di regime, i commentatori radiotelevisivi e lo stesso Pinochet sono impegnati a creare l'impressione che soltanto l'attuale Capo dello Stato e la sua politica potranno risparmiare al Cile il flagello comunista. Ma nonostante la campagna pubblicitaria non vengono risparmiate critiche alla nuova costituzione. Essa, si dice, rafforza ulteriormente il potere di Pinochet. impedisce all'opposizione di accedere ai mass-media, e cosa più importante non offre alternative all'attuale sistema.