L'Opec vuole indicizzare il prezzo del suo petrolio

L'Opec vuole indicizzare il prezzo del suo petrolio Il progetto sarà discusso al vertice di Vienna L'Opec vuole indicizzare il prezzo del suo petrolio LONDRA — La prossima riunione dei ministri dell'Opec, prevista a Vienna tra due settimane, esaminerà e piobabilmente approverà un nuovo piano che stabilisce l'indicizzazione del prezzo del petrolio all'inflazione, alle oscillazioni della valuta e alla crescita della produzione dei Paesi occidentali Dal nuovo metodo, se applicato, potrebbe sortire un aumento annuo del 10 per cenio, suddiviso in trimestri, per i prossimi dieci anni, a meno di avvenimenti imprevisti e sconvolgenti. Lo scopo del piano è quello di rendere gli aumenti dei prezzi del petrolio più progressivi e prevedibili, evitando improvvisi e bruschi rialzi, come per esempio il 40 per cento registrato negli ultimi 18 mesi Il Sunday Times ha pubblicato ieri una copia del progetto della nuova strategùx dell'Opec. Il documento include anche «raccomandazioni» che i ministri dell'Opec dovrebbero esaminare a Vienna sotto la presidenza dello sceicco saudita Yamani Secondo il settimanale inglese, gli esperti dei 13 Paesi Opec vi hanno lavorato per oltre due anni La nuova strategia sarà poi discussa al vertice dei capi di Stato dell 'Opec che si svolgerà in novembre a Baghdad. Le raccomandazioni degli esperti possono essere riassunte nei seguenti punti: 1) Gli aumenti annuali dei prezzi del petrolio, calcolati con il nuovo sistema indicizzato, saranno probabilmente superiori al 10 per cento, ma l'aumento reale, tenuto conto dell'inflazione, sarà del 3 per cento l'anno; 2) Durante periodi di satu- razione di petrolio, i Paesi più forti dell'Opec dovrebbero prestare denaro a quelli più poveri in modo che questi possano ridurre la produzione senza soffrirne; 3) L'Opec dovrebbe essere disposta a dare all'Occidente un certo grado di garanzie sulla continuazione delle forniture di petrolio; 4) Gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo dovrebbero essere incrementati per raggiungere almeno 3,375 miliardi di dollari sotto forma di prestiti o di donazioni per ogni 10 per cento di aumento dei prezzi del petrolio al di sopra di20dollari il barile. Attualmente il prezzo è al di sopra di tale livello; 5) Dovrebbero svolgersi colloqui informali tra Paesi produttori e consumatori di petrolio e, se i colloqui avranno successo, iniziare negoziati formali Secondo il Sunady Times, nel corso di una riunione dei ministri del petrolio dell'Opec svoltasi a Taif (Arabia Saudita) il 10 maggio scorso, i 13 Paesi membri hanno appoggiato la nuova strategia. Le obiezioni sollevate da Algeria, Iran e Libia, che chiedevano un sistema di indicizzazione che avrebbe portato a un aumento più sensibile del prezzo del petrolio, sono poi rientrate. Il prezzo indicizzato costituirà la chiave di volta della nuova strategia Opec. Anzitutto, il prezzo sarà indicizzato all'andamento dell'inflazione, riferita ai prezzi delle esportazioni dei Paesi industrializzati occidentali. In secondo luogo, vi sarà un aggiustamento automatico del prezzo simile a quello usato per poco tempo agli inizi degli Anni Settanta utilizzando un «canestro» di undici valute più il dollaro. Ciò potrebbe portare, occasionalmente, anche a un ribasso del prezzo. Infine i prezzi del petrolio saranno legati alla produzione nazionale lorda dei Paesi industrializzati Ciò darebbe, secondo gli esperti, un aumento reale annuo del tre per cento, in modo che a lungo termine i prezzi del petrolio si adeguerebbero al livello delle fonti alternative

Persone citate: Yamani

Luoghi citati: Algeria, Arabia Saudita, Baghdad, Iran, Libia, Londra, Taif, Vienna