Calma in Polonia dopo le dimissioni
Calma in Polonia dopo le dimissioni Calma in Polonia dopo le dimissioni VARSAVIA — Dopo i cambiamenti di venerdì ai vertici politici dei voivodati di Katowice, capitale dell'Alta Slesia, e di Poznan, la calma è tornata in quasi tutta la Polonia. Ieri si è avuta notìzia solo di scioperi nell'industria alimentare 'Winiary» di Kalisz, una città 270 chilometri a Sud-Ovestdi Varsavia. Gli scioperi dei trasporti pubblici, che avevano bloccato la regione mineriaria dell'Alta Slesia, sono terminati dopo la firma di un accordo del quale si ignorano ancora i termini Si ritiene che non siano estranee a questo avvenimento le dimissioni di Josef Grudzien dall'incarico di primo segretario del comitato del poup dì Katowice. Grudzien, durante gli scioperi dell'agosto scorso, era stato duramente criticato dagli operai e a più. riprese erano state chieste le sue dimissioni II suo atteggiamento intransigente nei confronti degli scioperi aveva negli ultimi tempi abbassato notevolmente il suo prestigio tra gli scioperanti. Lo sciopero nell'industria alimentare 'Winiary» dura invece da dieci giorni I 4000 operai dell'impresa continuano a occupare la fabbrica e, secondo fonti del dissenso, le autorità e la direzione rifiutano di negoziare con gli scioperanti, mentre sarebbe invece in corso una campagna diffamatoria contro gli occupanti Secondo le stesse fonti, la stampa locale avrebbe pubblicato negli ultimi tempi informazioni su atti di vandalismo e irresponsabilità degli scioperanti dell'industria 'Winiary». Dopo il discorso pronunciato venerdì a Bydgoszcz da Stefan Olszowski, l'ex ministro degli Esteri riemerso ai •vertici' del partito il mese scorso, è opinione prevalente, negli ambienti politici di Varsavia, che egli abbia posto la propria candidatura alla segreteria del partito per il prossimo congresso straordinario del poup che dovrebbe svolgersi all'inizio dell'anno prossimo. Già prima dell'elezione di Stanislaw Kania egli era considerato uno dei più prò babili successori di Gierek.
Persone citate: Gierek, Grudzien, Josef Grudzien, Stanislaw Kania, Stefan Olszowski
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