Stupore alla Cee di Renato Proni

Stupore alla Cee Stupore alla Cee Nessun commento finora negli ambienti comunitari, dove rimane la paura dell'avanzata giapponese sul mercato europeo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Il portavoce aggiunto della Commissione europea, da noi informato dell'avvenuta decisione del governo di Roma a favore dell'accordo Alfa-Nissan, si è rifiutato di fare qualsiasi commento. A Bruxelles, tuttavia, si nota un certo «stupore» per questo annuncio, che era atteso, ci ha detto una fonte, soltanto tra alcuni giorni. Visto in retrospettiva, l'accordo Alfa-Nissan, da Bruxelles, appare •inevitabile*, nel senso che la perdita di produttività dell'industria automobilistica europea, e italiana in particolare, per non parlare di quella dell'Alfa Romeo, è stata pesante negli ultimi anni. Anche la Brìtish Leyland, infatti, ha stretto un accordo con la «Honda» giapponese. Possiamo dedurre l'atteggiamento della Commissione europea (da non confondere con la Cee, di cui è soltanto una istituzione e certamente non la più importante) dal documento in corso di elaborazione che porta il titolo: •Riflessioni sulla struttura e le prospettive di evoluzione dell'industria dell'automobile europea di fronte alla concorrenza internazionale*. I servizi specializzati dell'industria automobilistica di Bruxelles scrivono che si deve migliorare la produttività, •altrimenti la produzione sarà eccedentaria sia in un mercato aperto, a causa della concorrenza estera, sia in un mercato chiuso, poiché la nostra produzione è superiore del 20 per cento al nostro consumo*. Per arrestare la concorrenza giapponese, la Commissione europea, se il documento riservato di 90 pagine sarà reso ufficiale a giorni, proporrà più concentrazione, più razionalizzazione, maggiore competitività. Occorreranno, inoltre, 20 mila miliardi di lire d'investimenti. La posizione della Commissione europea sul problema giapponese è stata condizionata dalle tradizioni libertistiche negli scambi, soprattutto della Germania Federale. In agosto il commissario per l'Industria Davignon si dichiarava, in un'intervista, fi favorevole alla •installazione in Europa di capacità produttive giapponesi* e contrario all'isolamento del mercato La settimana scorsa, Davignon mitigava, in una dichiarazione a un'agenzia di stampa, questo atteggiamento. Renato Proni

Persone citate: Davignon

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Germania Federale, Roma