Passista la burrasca tra Londra e Parigi

Passista la burrasca tra Londra e Parigi Il vertice Giscard-Thatcher Passista la burrasca tra Londra e Parigi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Il «canale» dei rapporti franco-britannici pare essere tornato navigabile, dopo le violente burrasche di primavera. Questa è la sensazione prevalente al termine del «vertice» di ieri all'Eliseo fra l'energica Margaret Thatcher e Giscard d'Estaing, confermata poi dal tono del discorso pronunciato in serata a Bordeaux dal premier inglese all'apertura del convegno franco-britannico alla presenza di Raymond Barre. Opportunamente «disinnescato» per volontà francese dei temi europei (sui quali rimangono ancora divergenze fra le due capitali), il «summit» annuale si è potuto quindi svolgere in «un'atmosfera cordiale e amichevole» come non si sono stancati di ripetere^ due protagonisti alla conferenza stampa conclusiva, di tono ben diverso da quella del novembre scorso a Londra «L'intesa cordiale» «is in good heart », ha riassunto la Thatcher con un'espressione che impropriamente è stata tradotta nel resoconto diramato dai francesi come «in buona forma». La «dama di ferro» ha tenuto a sottolineare sorridendo che «il cuore è più importante della buona forma», ribadendo quindi che «le relazioni franco-inglesi hanno ripreso il corso che dovevano avere» e che i colloqui hanno permesso «progressi considerevoli per una migliore conoscenza reciproca delle posizioni rispettive sui grandi problemi internazionali». Giscard naturalmente non poteva essere da meno, e ha affermato d'aver trovato presso la rappresentante della Grand Bretagna «un incoraggiamento per mettere fine all'anomalia costituita dall'eclisse dell'Europa nei grandi affari internazionali», esprimendo poi l'augurio che si stabilisca anche con Londra «un dialogo permanente», come quello già in atto con Bonn. E a questo proposito il Presidente francese (per smorzare la stizza di inglesi ed italiani davanti allo sbandierato «asse» franco-tedesco) ha detto che spera di potersi incontrare prima della fine dell'anno anche con i leaders dell'Italia. Naturalmente c'è da chiedersi il motivo di tutto questo miele cosi abbondantemente profuso sopra le relazioni franco-inglesi al fine di riannodare un «dialogo» che si era bruscamente spezzato nell'ultimo anno. La scelta dell'ordine dei giorno (solo i grandi temi internazionali e non le più spinose questioni comunitarie) è stato ovviamente il filo conduttore per un vertice che ambedue le parti hanno considerato utile. Londra, e non l'ha nascosto la Thatcher, avrebbe voluto approfondire di più i temi europei che sono ancora fonte di conflitto con Parigi. p. pat.

Persone citate: Giscard D'estaing, Margaret Thatcher, Raymond Barre, Thatcher, Thatcher Passista

Luoghi citati: Bordeaux, Europa, Italia, Londra, Parigi