Alfa-Nissan verso l'epilogo Flm e Fiat sempre lontane di Emilio Pucci

Alfa-Nissan verso l'epilogo Flm e Fiat sempre lontane Un'altra giornata di voci e suspense con nulla di fatto Alfa-Nissan verso l'epilogo Flm e Fiat sempre lontane Cossiga, che sarebbe orientato per una risposta positiva, deciderebbe già oggi - Sarebbero però posti precisi limiti alla penetrazione giapponese in Italia - Manifestazioni di operai dell'Alfa Romeo - Per la Fiat, ieri intense trattative al ministero del Lavoro ROMA — Sembra imminente la risposta definitiva (si ha modo di credere affermativa) del presidente del Consiglio in merito all'accordo Alfa-Nissan. Da palazzo Chigi si continua a tacere, ma voci sempre più insistenti, incominciate a circolare ieri a tarda sera, danno per certa la decisione di Cossiga entro unodue giorni, forse oggi stesso. Secondo le stesse indiscrezioni, Cossiga sarebbe orientato verso il si, sia pure a precise condizioni. Tuttavia nessuna fonte ufficiale o ufficiosa da noi interpellata ha voluto confermare la fondatezza di tali voci al termine di un pomeriggio agitato da un susseguirsi di «fughe» di notizie, talvolta solo di parte, che a un certo punto erano arrivate perfino a dare per certo l'annuncio conclusivo entro la serata. Di sicuro si sa soltanto che Cossiga e un ristrettissimo gruppo di collaboratori hanno lavorato fino a tarda notte, rinchiusi in una stanza di palazzo Chigi, alla stesura di un documento (che potrebbe avere la forma di una lettera al ministro De Michelis) che definisce la posizione del governo sull'A Ifa-Nissan. Ieri mattina c'è stato un Consiglio dei ministri e molti pensavano che quella potesse essere l'occasione buona per annunci importanti. Invece, non è stato così. La riunione del governo è durata poco meno di un quarto d'ora, il tempo, in pratica, di stendere in bella copia la presentazione del disegno di legge relativo alle relazioni con la Repubblica di Malta. L'unico ad intrattenersi brevemente con i giornalisti è stato il ministro delle Partecipazioni statali. De Michelis, favorevole all'accordo italonipponico e grande antagonista del ministro del Bilancio La Malfa. De Michelis, disteso in volto, si è comunque limita-' to ad escludere nel modo più assoluto che nel corso del Consiglio dei ministri si sia affrontata «in qualche modo la questione Alfa-Nissan». Ha poi aggiunto: «Io credo che non se ne parlerà più a livello di governo. Ora si attende la decisione del presidente del Consiglio e a quella ci atterremo tutti». In realtà. De Michelis prima del Consiglio dei ministri, si era nuovamente incontrato a Emilio Pucci (Continua a pagina 2 In settima colonna) ROMA — «Le posizioni sono ancora lontane. Oggi proseguiranno ancora i colloqui tecnici a tavoli separati, ma comunicanti tra loro. Cercherò di fissare alcuni punti per un'ipotesi di lavoro». Questa la dichiarazione che il ministro del Lavoro, Foschi, ha fatto ieri mattina entrando in ufficio verso le nove dopo una seduta notturna che si era protratta fino alle 4,15. La mattinata però è trascorsa senza novità. Foschi si è allontanato dal ministero e si è appreso più tardi che aveva avuto colloqui con il presidente della Repubblica supplente, Fanfani, e con il presidente del Consiglio, Cossiga, ai quali ha riferito sull'andamento della trattativa. «Il presidente Fanfani — dice un testo d'agenzia definito "indiscrezione" — ha espresso vivo apprezzamento ed ha augurato al ministro di riuscire a trovare sollecitamente la giusta soluzione, perché sia raggiunto l'obiettivo della sicurezza dell'occupazione dei lavoratori e la possibilità di un proficuo ri imo produ ttivo». Alle 11 la situazione al ministero era la seguente: la delegazione Fiat (Annibaldi, Callieri, Panzani) attendeva da circa un'ora in un salottino e se ne è poi andata verso le 12,30; la delegazione sindacale non c'era ancora; il ministro si occupava di pratiche d'ufficio nel suo studio. I portavoce del ministero, interpellati, dichiaravano: «Le trattative non sono ancora riprese; proseguono gli incontri tecnici». Più tardi i sindacalisti hanno diffuso un comunicato firmato congiuntamente dalla Firn e dalla Federazione Cgil-Cisl-Uil. Nel testo si annuncia che Cgil-Cisl-Uil «tenendo conto dell'andamento delle trattative proporranno al comitato direttivo (convocato per martedì e mercoledì della prossima settimana) la proclamazione di uno sciopero generale». Non è fissata la data ma di solito il sindacato per organizzare uno sciopero generale ha bisogno di almeno otto giorni. Nel testo i vertici sindacali affermano che «la vertenza con la Fiat è giunta in una fase delicatissima». Ribadiscono che «le proposte della Firn, presentate al ministro ed alla Fiat, rappresentano un'organica e realistica alternativa ai licenzia- Sergio Devecchi (Continua a pagina 2 In ottava colonna)

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