Forse a ottobre il negoziato sulle armi eurostrategiche di Renato Proni

Forse a ottobre il negoziato sulle armi eurostrategiche Il dialogo Usa-Urss comincerebbe a Ginevra Forse a ottobre il negoziato sulle armi eurostrategiche È stato annunciato ieri a Bruxelles dall'americano Bartholomew, alla conclusione del «Gruppo speciale consultivo» della Nato - La conferma definitiva dall'incontro Muskie-Gromyko a fine mese DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Il negoziato sulle armi eurostrategiche tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica potrebbe cominciare a metà ottobre, a Ginevra. Lo ha annunciato, ieri sera, il capo del «Gruppo speciale consultivo» della Nato, Reginald Bartholomew, dopo una riunione di due giorni con gli alleati. Il segretario di Stato americano Edmund Muskie e il ministro degli Esteri sovietico Andrey Gromyko, nell'incontro a New York del 25 settembre, fisseranno la data esatta e la procedura per l'inizio dei negoziati, che si pro- trarranno per alcuni anni. La Nato, dice il comunicato, è favorevole ad avviare le trattative «nel futuro immediato e senza precondizioni» e sostiene l'approccio americano ai negoziati. Si ritiene che Gromyko accetterà di iniziare al più presto le trattative, poiché gli alti funzionari americani presso la Nato hanno precisato, ieri, che Washington è pronta a entrare nella sala del negoziato senza insistere sulla esclusione dalla limitazione delle armi eurostrategiche dei bombardieri americani capaci di raggiungere l'Urss dagli aeroporti europei. La Russia vuole che questi bombardieri siano inclusi nelle trattative, l'America non fa questa_ concessione subito, ma ritiene che l'argomento possa essere discusso. Naturalmente, Washington vorrà che la limitazione delle armi eurostrategiche comprenda anche i bombardieri sovietici Backfire, oltre 150 missili a testata tripla SS-20 che ha già dislocato. La Nato decise di installare 572 Cruise e Pershing-2 in Italia, Germania, Inghilterra, Belgio, Olanda il 12 dicembre scorso, per portare le proprie forze nucleari capaci di raggiungere l'Urss da basi europee ad un livello qualitativo e quantitativo vicino a quello dell'Urss e per incrementare la nuova strategia nucleare che mira alla distruzione dei centri strategici e non delle città. La Russia, ha ricordato un funzionario americano, ha fatto grandi sforzi per prevenire questa decisione e poi per farla annullare. Difatti, Breznev annunciò che non sarebbe stato possibile negoziare sugli euromissili, se la Nato non avesse rinunciato alla decisione di dislocarli. La Nato, però, rimase ferma sulla doppia decisione di dislocare i missili e di avviare i negoziati, e Breznev, nell'incontro con il Cancelliere tedesco Helmut Schmidt, ritirò la sua precondiziòne. L'obiettivo dei futuri negoziati non è quello di smantellare i missili sovietici e di non installare quelli americani. ma di limitarne il numero ad un livello più basso. L'America, ci è stato detto, è pronta a ridurre il numero dei missili da impiantare in Europa, quindi anche nel nostro Paese. Centododlci Cruise saranno dislocati in due o tre aeroporti italiani, a partire dall'autunno del 1983. Saranno mobili e, in caso di allarme, verrebbero trasferiti nei punti di lancio, entro un raggio di 150 chilometri, a bordo di speciali autocarri. Il ministro degli Esteri Emilio Colombo, che si trovava a Bruxelles per un Consiglio della Cee, ha detto che la decisione della Nato 'Costituisce un fatto positivo che corrisponde all'azione diplomatica condotta dall'Italia in tutte le sedi internazionali». Sul piano dei rapporti internazionali, la decisione della Nato è il primo segnale alla Russia che, nonostante il problema dell'Afghanistan resti aperto, l'Occidente continuerà a trattare con Mosca nello spirito della distensione. Non c'è dubbio che la posizione degli alleati europei (soprattutto del Cancelliere Schmidt) abbia influito positivamente verso questo inizio di disgelo nei rapporti Est-Ovest. Muskie dunque proporrà la data del 15 ottobre per l'inizio a Ginevra delle trattative, nel suo colloquio con Gromyko. Un alto funzionario americano, infine, ha dichiarato che si spera sempre che il Belgio e l'Olanda accolgano sul loro territorio 48 Cruise ciascuno. Renato Proni