In Polonia si chiedono massicce purghe per vincere una dilagante corruzione

In Polonia si chiedono massicce purghe per vincere una dilagante corruzione Lo stesso presidente Jablonski ha parlato di «una chirurgia» In Polonia si chiedono massicce purghe per vincere una dilagante corruzione NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — Mentre il partito comunista polacco affronta il difficile compito di rinsaldare i rapporti fra società e potere, e mentre a vari livelli fuori e dentro il partito cresce l'indignazione per privilegi e corruzione, un altro leader polacco si è unito alle richieste di un repulisti in seno al partito, di tutti i corrotti. Parlando al Pronte per l'unità nazionale il presidente Henryk Jablonski ha chiesto che si faccia piazza pulita: una 'massiccia chirurgia» per eliminare il male della corruzione senza curarsi di quanto potenti siano i colpiti. Lunedi l'organo del partito, Trybuna Ludu, si era espresso in termini analoghi, chiedendo la destituzione di chi aveva ceduto alla vita facile e alla corruzione macchiando in tal modo anche gli altri membri del partito. Jablonski ha detto che il partito dev'essere deciso nella sua lotta alla corruzione. Che la corruzione sia penetrata nei più alti quadri dell'establishment è stato recentemente sottolineato dalla decisione di avviare un'indagine relativa allo scandalo del direttore della tv polacca, Macie] Szczepanski, accusato di avere acquistato vaste proprietà di essersi goduto la vita in un'isola del Mediterraneo, di avere posseduto sontuose case di campagna e una villa in Kenya. Queste voci possono essere esagerate, ma rivelano il tono generale contro i privilegi e il potere incontrollato. Per anni, in Polonia, l'estobUshment politico è stato in grado di godere di privilegi negati al resto della popolazione. Un esempio: gli ospedali speciali per i funzionari di partito. Inevitabilmente, a torto o a ragione, la popolazione riteneva che non solo i funzionari, ma anche i loro familiari godessero di quei privilegi. Nell'attuale estrema turbolenza, con il partito che cerca di restaurare la sua credibilità qualcosa chiaramente dev'essere fatto. Ma il guaio è che il sistema dei privilegi non solo ha messo radici e si è allargato a una fascia sempre più larga del mondo politico, ma significherebbe anche privare l'apparato di partito di qualcosa che è sempre stato dato per scontato. L'apparato non abbandonerà i suoi privilegi e !a resistenza è for¬ te. Cosi, a meno che il partito subisca una riforma che includa una riduzione del potere dell'apparato, l'attuale campagna potrebbe concludersi con un numero limitato di capri espiatori. Finora le richieste riguardano la destituzione di singoli individui che hanno dato una brutta immagine al partito. Ma la base chiede anche riforme per democratizzare la vita di partito e un sistema che garantisca un reale controllo. La società polacca sta effettuando quella che un intellettuale ha definito »la vivisezione del potere», e scopre che gli errori e le distorsioni di cui la leadership oggi paria sono in realtà alle radici del sistema. Gli scioperi hanno inflitto un enorme danno materiale; la sola perdita di produzione ammonterebbe a oltre mille miliardi di lire. Ciò richiede una politica d'austerità. Il governo ha già annunciato drastici tagli nella spesa pubblica. La Polonia ha ricevuto ingenti prestiti dall'Unione Sovietica e dagli Stati Uniti per l'acquisto di alimentari e grano, ma anche aiuti dall'Europa dell'Est e dell'Ovest per la fornitura dei generi carenti. Ciò potrebbe risolvere i problemi immediati, ma non migliorerà di molto la pesante situazione economica. Dessa Trevisan Copyright Times New.spapers e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Henryk Jablonski, Jablonski, Szczepanski, Trevisan

Luoghi citati: Europa Dell'est, Italia, Kenya, Polonia, Stati Uniti, Unione Sovietica, Varsavia