Squadra retrocessa A Canosa di Puglia scoppia la rivolta

Squadra retrocessa A Canosa di Puglia scoppia la rivolta Squadra retrocessa A Canosa di Puglia scoppia la rivolta BARI — La vicenda sporti-1va di calcio del Canosa finirà in tribunale. La giunta, presieduta dal sindaco democristiano Sabino Matarrese. riunita d'urgenza ieri mattina, ha dato mandato a due avvocati di tutelare gli interessi del Comune. Da poco, infatti, erano stati spesi 20 milioni per il rifacimento del terreno di gioco del campo sportivo perché il Canosa era stato ammesso in serie D. I tifosi si preparavano a seguire, fin da domani, la squadra in trasferta a Lavello, nella vicina Basilicata: poi c'è stata la decisione della Lega semiprofessionisti di riammettere in serie D il Vittoria, compagine siciliana che era stata in un primo momento esclusa dal torneo per inadempienze economiche. Per questo motivo il Canosa era stato ammesso nella serie superiore. Ma, a due giorni dall'inizio del campionato, la decisione della Lega ha risospinto Canosa fra i dilettanti. Dura è stata la reazione nell'ambiente sportivo, a cominciare dal presidente della società. Angelo Notargiacomo. 33 anni, costruttore edile. «La decisione è assurda — ha commentato —. Con questi provvedimenti si fa perdere ulteriormente credibilità al calcio'. Lo sfogo del presidente ha trovato immediata eco nei tifosi: blocchi stradali e sciopero generale proclamato dai sindacati e da tutti i partiti. Dopo avere impedito il traffico sulle statali 98 e 93, i dimostranti hanno formato un corteo che ha attraversato le vie di questo centro di 34000 abitanti a 80 km. da Bari. I tifosi hanno stazionato a lungo davanti al municipio, soprattutto in serata, quando si è riunito il consiglio comunale. La società calcistica si è rivolta al vicepretore di Canosa. Leonardo De Muro, per tutelare i propri interessi ed essere riammessa in serie D. Ieri l'assessore allo Sport, Tommaso Ardillo, ne ha parlato a Bari col presidente Cossiga (giunto per inaugurare la Fiera del Levante): durante il colloquio, presenti il ministro per le Regioni, Russo, e il prefetto di Bari, Latilla, l'assessore ha detto che Canosa è in fermento e ha sollecitato decisioni sul futuro della società calcistica locale. Nella tarda serata, il pretore Leonardo De Moro ha emesso un'ordinanza con la quale dispone la riammissione in serie D. L'ordinanza del pretore è motivata da tre considerazione: a) per il grave danno economico che la retrocessione comporta per l'amministrazione comunale, che aveva tra l'altro contribuito in larga parte a coprire la fidejussione bancaria al momento dell'iscrizione al campionato di serie D; b) perché l'amministrazione co-, mimale aveva già indetto la gara d'appalto per lavori urgenti da fare allo stadio comunale, per renderlo agibile ed omologabile ai requisiti che ogni campo deve avere per le gare del settore semiprofessionisti, come la saletta anti-doping; tra l'altro il comune per questo ha già speso 70 milioni; c) per il grave danno turistico derivante dalla partecipazione ad un campionato regionale, anziché ad un campionato interregionale come quello dei semiprofessionisti. Sa n *

Luoghi citati: Bari, Basilicata, Canosa Di Puglia, Lavello