Forse la Giga in mani svizzere di Marco Borsa

Forse la Giga in mani svizzere Trattative per cedere la grande catena di alberghi Forse la Giga in mani svizzere Il gruppo interessato è l'Europrogramme - L'affare dovrebbe essere concluso per 45 miliardi di lire, «ma non c'è ancora nulla di definitivo» MILANO — 'Il gruppo Interprogramme-Europrogramme sta trattando l'eventuale acquisto di una partecipazione di maggioranza nella Ciga, la compagnia di grandi alberghi attualmente di proprietà della Generale Immobiliare, ma non siamo ancora arrivati a nulla di definitivo: Questa la reazione di un portavoce deH'Europrogramme, 11 fondo immobiliare di diritto svizzero che ha raccolto negli ultimi dieci anni in Italia circa 400 miliardi dai risparmiatori investendoli in iniziative immobiliari (leasing industriale e commerciale soprattutto), alle notizie di stampa su un presunto acquisto della Ciga per circa 45 miliardi. L'acquirente della Ciga, comunque, non sarebbe l'Europrogramme come tale ma il gruppo Interprogramme, di cui il fondo immobiliare fa parte, che dovrebbe avvalersi per l'operazione di una delle sue numerose fiduciarie. Sul prezzo della transazione il portavoce Europrogramme non ha voluto fornire dettagli limitandosi ad osservare che 1 45 miliardi di cui si parla sarebbero comunque una cifra inferiore ai 61 miliardi che la Aer Lingus, la compagnia aerea irlandese, pareva disposta a pagare per il pacco di controllo Ciga circa un anno fa. La trattativa con gli irlandesi, condotta sulla base di 6800 lire per azione, era poi saltata nella fase finale lasciando una scia di polemiche Il titolo Ciga, tuttavia, nonostante la fallita vendita, è rimasto in questi ultimi mesi al centro dell'attenzione della Borsa con Insistenti acquisti che hanno portato la quotazione da meno di 3000 lire all'inizio dell'estate a oltre 4000 lire ieri, un livello abbastanza vicino alle 5000 lire circa che rinterprogramme sarebbe disposto a pagare per il pacco di controllo. Per gli azionisti di minoranza, tuttavia, non pare ci sia la possibilità di approfittare dell'occasione per vendere al medesimo prezzo dell'azionista di maggioranza. La società alberghiera, sull'onda del boom turistico degli ultimi tre anni, è uscita da un lungo periodo di crisi ritornando ad un utile di bilancio e ad un dividendo dopo cinque anni di sacrifici per gli azionisti. n gruppo acquirente, l'Interprogramme, controlla un patrimonio valutato complessivamente circa 1600 milioni di franchi svizzeri (pari a 800 miliardi di lire) il cui punto di maggior forza è rappresentato dal fondo immobiliare Europrogramme che disponeva a fine giugno scorso di circa 90 miliardi liquidi da Investire in Italia. A questo scopo, all'inizio dell'estate gli amministratori del gruppo avevano avanzato una proposta per rilevare i palazzi del fallimento Caltaglrone con un esborso di oltre 200 miliardi. La proposta, ancora all'esame dell'Italcasse, il principale creditore dei Caltagirone, potrebbe essere ostacolata però dalle pretese avanzate recentemente dal fisco che indicherebbe in oltre 400 miliardi il debito della società immobiliare verso l'amministrazione finanziaria. In complesso comunque il gruppo Interprogramme-Europrogramme ha preso iniziative che in totale potrebbero rappresentare un investimento complessivo nell'ordine dei 300 miliardi. Per finanziare questa mole considerevole di impegni il gruppo italo-svizzero potrebbe ricorrere largamente ai risparmiatori con una formula analoga a quella usata per l'iniziativa «Pegll II», vicino a Genova, dove l'acquisto e l'edificazione dei terreni sono stati realizzati grazie all'apporto di circa 70-80 miliardi raccolti fra 8000 piccoli azionisti privati. Marco Borsa

Luoghi citati: Caltagirone, Genova, Italia, Milano