Lecce: 15.000 candidati per 50 posti di lavoro di Salvatore Gentile
Lecce: 15.000 candidati per 50 posti di lavoro Coda della speranza alla Manifattura tabacchi Lecce: 15.000 candidati per 50 posti di lavoro Il concorso è riservato solamente ai residenti nella provincia LECCE — Per 50 posti di operaio presso la Manifattura dei tabacchi sperano in 15 mila: tanti sono i concorrenti che partecipano a un concorso bandito tre anni fa. In questi giorni sono iniziate le prove, ed a turno — partendo dai cognomi con la lettera «u» — i candidati affrontano gli esami a base di quiz, aritmetica, cultura generale e memoria visiva. E' un'ulteriore dimostrazione di come vi siano migliaia di giovani di Lecce e provincia alla ricerca dell'impiego statale o comunque di un lavoro. Il posto offrirà — ai 50 fortunati — uno stipendio mensile di 420 mila lire e non è molto per chi ha una famiglia. -L'organizzazione del concorso — spiega il dottor Nestore Panusa, direttore della Manifattura — è stata laboriosa. Soprattutto è stato difficile reperire le sedi per gli esami». Il funzionario non lo dice, ma è facile intuire che il lavoro preparatorio è stato' intralciato anche da «segnalazioni» per favorire dei candidati; un'abitudine che non poteva mancare in questo concorso-speranza dove sono in lizza 15 mila persone. Anche se non lo hanno specificato nella domanda, non mancano giovani laureati, periti industriali, ragionieri e geometri. Vi sono anche molti emigrati che sperano di vincere e tornare nella loro terra. Come comprare un biglietto della lotteria e aspettare di vìncere», dice sconsolata una ragazza. Un'altra aggiunge: -Ormai vivo alla giornata, dipingo a mano bottigliette che vendo ai mercati in occasione delle feste patronali. Il concorso fotografa la difficile situazione che c'è in questa zona della Puglia, dove la percentuale di disoccupazione è altissima. Un perito meccanico, in attesa di essere chiamato alla prova, afferma: -Sono sposato e per sbarcare il lunario mi adatto a raccogliere olive. Questo concorso? Non scommetto una lira, non sarò uno dei 50 superfortunati». Che cosa fanno i sindacalisti di fronte a questa situazione? -Possiamo ben poco — dice Antonio Manfreda, della Cgil — anche se tenteremo di far aumentare i posti. Dall'aprile del 1977 ad oggi, ci risulta che alla Manifattura si siano resi vacanti altri 140 posti e fino a luglio dell'anno prossimo, cioè fino a quando il concorso non sarà espletato, se ne dovrebbero liberare altri 40. Ma è ben poca cosa rispetto all'enorme richiesta di lavoro». Il concorso fu preceduto da tante polemiche e furono riaperti i termini per la legge sulla parità dei diritti fra uomo e donna. L'operaia femminile è stata ammessa e il numero delle domande provenienti dai 97 comuni della provincia aumentò vertiginosamente. E per la presenza delle donne fu cambiata la prova pratica: invece del sollevamento di alcuni pesi ora bisogna superare un esame meno faticoso. Salvatore Gentile
Persone citate: Antonio Manfreda, Nestore Panusa
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