Mobilità interaziendale che cos'è, come funziona

Mobilità interaziendale che cos'è, come funziona Mobilità interaziendale che cos'è, come funziona La mobilità interaziendale è stato il primo punto del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici approvato nelle estenuanti trattative dell'anno scorso a Roma tra Firn e Federmeccanica. Sindacati e industriali dichiararono che era una tappa importante per istituire un rapporto più corretto tra aziende e rappresentanze dei lavoratori. Il contratto dei metalmeccanici (all'articolo 4°) specifica che la mobilità interaziendale serve «per affrontare in modo coerente e concreto i problemi occupazionali derivanti da processi di ristrutturazione e di riconversione prò-' duttiva e di crisi aziendale di particolare rilevanza sociale, compresi i casi di fallimento di aziende». La procedura stabilita dal contratto di lavoro (che Senato e Camera stanno trasformando in legge) è la seguente: — I lavoratori eccedenti vengono collocati in Cassa integrazione speciale e ricevono tutta la retribuzione meno una cifra oscillante tra le 2300-2900 lire il giorno. La Fiat proponeva dì collocare in Cassa 24 mila lavoratori per 15 mesi, assicurando che 12 mila sarebbero stati certamente riassorbiti entro la fine del 1981. — I lavoratori in Cassa straordinaria vengono iscritti in liste di collocamento speciali. Le aziende che hanno bisogno di personale sono tenute ad assumere (in proporzioni stabilite) dalle liste di collocamento ordinarie e da quelle speciali. La Fiat e l'Unione Industriale valutano che il mercato del lavoro torinese (solo per l'industria, escluso ovviamente l'auto e l'indotto) può assorbire 5-6 mila persone l'anno, oltre a 23 mila giovani, a 5 mila posti nell'edilizia per interventi pubblici ed a 5 mila presumibili nella pubblica amministrazione. — Periodicamente (la Fiat ha proposto verifiche ogni tre mesi) si controlla l'andamento del meccanismo, cioè come vengono assorbiti i lavoratori e quali accorgimenti si possono adottare per eliminare eventuali inconvenienti. — Al termine di due anni, periodo massimo, tutti i lavoratori che non hanno trovato occupazione in altre fabbriche, tornano nell'azienda d'origine la quale ha due possibilità: o li riassorbe o ripropone il problema dell'eccedenza di personale. — Comunque, durante tutto il periodo di Cassa integrazione straordinaria e di iscrizione nelle liste di collocamento speciali nessun lavoratore viene licenziato (nel caso specifico la Fiat non licenzierebbe nessuno e tutti rimar¬ rebbero in forza agli stabilimenti Fiat di provenienza). — L'osservazione fatta ieri da Cesare Annibaldi della Fiat, dopo la interruzione della trattativa, è stata: «Perché il sindacato ha rifiutato lo strumento della mobilità, aprendo così la strada ai licenziamenti?».

Persone citate: Cesare Annibaldi

Luoghi citati: Federmeccanica, Firn, Roma