La Renault teme l'inverno e annuncia tagli produttivi

La Renault teme l'inverno e annuncia tagli produttivi Sino ad ora era rimasta ai margini della crisi La Renault teme l'inverno e annuncia tagli produttivi La Ford France sospenderà 3700 dipendenti tra ottobre e dicembre PARIGI — La situazione del mercato automobilistico continua a peggiorare in Europa, dove i costruttori prevedono un fine anno certamente non favorevole. Anche la Renault, che finora era riuscita a tirare avanti bene, comincia sommessamente a limitare la propria produzione, La direzione della Renault di Douai ha annunciato ai sindacati, riuniti il 3 settembre, una riduzione dei programmi di produzione del 13 per cento con il blocco delle assunzioni e con la diminuzione dei 3/4 dei salariati con contratto a termina. Queste decisioni sono spiegate dall'azienda sia con il trasferimento della fabbricazione del modello «Fuego» alla fabbrica di Maubeuge, sia per la prudenza resa necessaria dalle prospettive del mercato europeo nel quarto trimestre dell'anno. Frattanto la Ford France, consociata francese dell'americana Ford, ha deciso di sospendere per altre sette settimane tra ottobre e dicembre i 2000 dipendenti della fabbrica di trasmissioni automatiche presso Bordeaux. Lo hanno annunciato i sindacati, ricordando che gli stessi operai hanno già accumulato quest'anno sospensioni per 14 settimane. Altri 1700 operai saranno messi in cassa integrazione per quattro settimane tra ottobre e dicembre all'impianto Bobcat, che fabbrica scatole del cambio e assi per i modelli Fiesta. L'impianto era già, stato chiuso quest'anno per complessive cinque settimane. Nei primi otto mesi dell'anno in Francia la quota di mercato delle auto importate è salita a quasi il 24% contro il 21,8% nello stesso periodo del 1979. Nel solo mese di luglio, secondo dati provvisori e non ufficiali, si è registrata una penetrazione delle auto straniere pari al 30% del mercato francese. Mentre le immatricolazioni di auto nuove straniere sono salite a 309.981 unita, con un aumento deli'8,2%, le vendite di auto francesi sono scese a 1 milione 299 mila 101 unita, il 3.6% in meno rispetto allo stesso periodo del 1979. A soffrirne è stata soprattutto la Peugeot - Citroen, Talbot, le cui vendite sono calate del 20.6%, mentre le vendite della Renault sono salite dei 10,8%. " Le importazioni di auto giapponesi sono salite del 42,5% rispetto allo stesso periodo del 1979. " Una commissione con 1 compito di studiare i modi per superare la crisi dell'auto stata costituita negli Stati UcnefdNcscmandn Uniti dal presidente Carter che ne ha scelto 1 14 membri nel mondo degli affari, tra gli esponenti sindacali e tra i funzionari governativi. La commissione, presieduta" dal ministro dei Trasporti Neil Goldschmidt, mira a concordare tra governo, industria e sindacati le iniziative che servano, come dice il comunicato della Casa Bianca, a -incrementare l'occupazione, la produttività e le vendite dell'industria dell'auto nazionale». Tra i componenti vi sono 1 presidenti dei quattro colossi dell'auto Usa: Thomas A, Murphy della General Motors, Philips, Caldwell della Ford, Lee Iacocca della Chrysler, Gerald Meyers dell'American Motors e James W. Mclernon, della Volkswagen of America. Inoltre, i massimi dirigenti sindacali Douglas Fraser, presidente cella United Auto Workers, Peter Bommarito, presidente del sindacato della gomma, Llyod Mcbrido, siderurgici. del sindacato r. e. s.

Luoghi citati: Bordeaux, Europa, Francia, Maubeuge, Parigi, Usa