Un uomo morto d'infarto, vonti intossicati durante anfescursione sul lago Maggioro
Un uomo morto d'infarto, vonti intossicati durante anfescursione sul lago Maggioro Si è mutata in angoscia l'allegria di una gita organizzata dal Crai della Sip Un uomo morto d'infarto, vonti intossicati durante anfescursione sul lago Maggioro I due fatti, secondo i medici, non sarebbero in relazione -1 figli della vittima, mentre il padre spirava, colti da malore con altri 18 gitanti - La causa: forse cibi guasti - Nessuno è grave E' finita con un morto e una ventina di intossicati quella che doveva essere un'allegra scampagnata organizzata dal Crai Sip di Torino nel Novarese sabato e domenica sul Lago Maggiore. La prima giornata è trascorsa serenamente. La partenza da Torino con 2 pullman e l'arrivo a Novara dove i gitanti hanno fatto sosta presso l'albergo-ristcrante «Il Girarrosto» di corso della Vittoria. Lasciato il bagaglio, i 120 gitanti hanno cominciato la loro escursione visitando una riseria un caseificio, una tenuta agricola. Presso quest'ultima, in località Marangana, era stata predisposta una colazione a base di salumi, «panisela», grigliata e vino. Dopo la visita ad un altro cascinale, la comitiva era rientrata al «Girarrosto» per la cena. I commensali hanno scelto tra 4 primi piatti (tortellini, risotto, ravioli, spaghetti), tre secondi (bistecche, arrosto e tacchino) contorni vari oltre a frutta e gelato. Domenica mattina, dopo la prima colazione consumata presso lo stesso locale e la distribuzione dei cestini da viaggio, i gitanti sono partiti alla volta di Arona Alle 9,30, al momento dell'imbarco sul battello che avrebbe dovuto portarli in crociera sul Lago Maggiore con visita alle Isole Borromee, ai giardini botanici di Villa Taranto, a Pallanza, uno dei componenti la comitiva Luigi Gazzola, 42 anni, di Carmagnòla, è stato colto da malore. Con un'autolettiga della Croce Rossa, accompagnato dalla moglie, è stato portato all'ospedale Santissima Trinità. I sintomi erano quelli dell'attacco cardiaco e i medici confermavano la diagnosi. Il Gazzola riprendeva conoscenza, sembrava fuori perìcolo, ma alle 13, un nuovo attacco lo stroncava. I gitanti intanto, avevano cominciato la loro crociera senza sapere del drammatico fatto. Con loro c'erano anche i due figli del Gazzola: Cesare e Gianluca, di 12 e 10 anni, affidati dalla madre ad una famiglia amica. Durante la navigazione alcuni bambini accusavano conati di vomito, cefalea dolori viscerali. La crociera era interrotta e i primi soccorsi prestati all'ospedale di Arona dove veniva diagnosticata una sospetta intossicazione da ingestione di cibi guasti. In quell'ospedale veniva ricoverato soltanto Franco Robotto, 32 anni; gli altri erano dirottati all'ospedale di Borgomanero. Anche qui, però, ne potevano essere ospitati soltanto sei: Marco Rovella, 5 anni; Cesare e Gianluca Gazzola; Marco Viliata, di 7 anni; Alessandro* e Cristiano Venis, di 13 e 11 anni. Gli altri, con autolettighe dei-«volontari del soccorso» fatti affluire da Omegna, erano trasportati all'ospedale Maggiore di Novara seguiti dai parenti sui due pullman. Nell'ospedale novarese i ricoverati erano 12: Luca Spinelli, 8 anni; Stefano Ceffi, 6 anni; Daniela Menduni, 12 anni; Stefa¬ nia Cam arca, 11 anni; Paolo Macanio, 13 anni; Silvia Molin Fop, 3 anni; Francesco Regis, 9 anni; Elena Ciaf fi, 30 anni; Antonio Radioni, 34 anni; Teresina Sai van. 38 anni; Giani rancesco Spinelli, 38 anni, e Silvana De Palma, 32 anni. Nessuno versa in gravi condizioni: i medici, anzi, sperano di dimettere tutti tra oggi e domani. Sono colpiti da una forma lieve di salmonellosl e l'autorità giudiziaria ha ordinato una rigorosa inchiesta per arrivare alle cause dell'intossicazione. .Escludo nel modo più assoluto — dice Alfonso Giordano, gestore del «n Girarrosto» —che a provocare i disturbi siano stati i cibi somministrati nel mio locale: sono stati confezionati con ingredienti freschi acquistati venerdì ai magazzini "Valgro": Il locale, comunque, è stato chiuso per ragioni precauzionali in attesa di accertamenti e i cibi posti sotto sequestro per gli esami di laboratorio nell'ufficio 'di igiene. Ad Arona, ieri, è stata eseguita dal professor Lodovico Isalberti, l'autopsia di Luigi Gazzola. Sembra che il decesso dell'impiegato di Carmagnola (che era già stato colpito anni fa da un attacco cardiaco) non abbia nulla a che fare con l'ingestione di cibi guasti. Piero Barbe
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