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Mantovani secondo nell'individuale Prima medaglia azzurra in pista Mantovani secondo nell'individuale BESANCON — E' arrivata finalmente la prima medaglia per l'Italia ai mondiali di ciclismo: è d'argento ed è stata vinta da Giovanni Mantovani nell'individuale a punti per professionisti. Davanti a lui s'è piazzato un belga specialista dell'inseguimento, Stan Tourne, con 61 punti contro i 57 di Mantovani. Quindi un margine molto risicato. Alle spalle del nostro atleta c'è un grande specialista della pista, l'australiano Danny Clark. Va detto subito che una mano formidabile per raggiungere questa medaglia d'argento è stata data a Giovanni Mantovani dal suo compagno di squadra Dante Morandi, il quale ita fatto davvero la parte della «spalla*, soprattutto nella fase iniziale della corsa, quando nessuno aveva il coraggio di muoversi. Ebbene Morandi, con una serie di sprint e di scatti molto indovinali, ha messo in cascina un bel numero di punti e ha finito col preoccupare tutti coloro che stavano ancora in fase d'attesa con il sogno di conquistare il titolo. La reazione degli avversari, spesso scoordinata e improvvisata, di fronte all'iniziativa di Morandi ha aperto la strada a Mantovani per l'azione decisiva. Questa è venuta quando, ad un certo momento della corsa, egli è riuscito ad infilarsi in una fuga a tre assieme al belga Tourne e al danese Frank. Quest'ultimo poi è crollato, ma Mantovani e Tourne sono riusciti a guadagnare un giro di vantaggio, utile a rimanere in testa fino alla conclusione. In questo modo Mantovani ha rinunciato praticamente a dare la scalata alla medaglia d'oro, ma, in compenso, si è messo al coperto da ogni possibile attacco alle spalle. Mantovani ha 25 anni, è milanese, professionista da tre anni, ha vinto tra l'altro due tappe al Giro d'Italia. Intanto sono iniziate le gare anche nel tandem, con i nostri Rossi e Finamore che sono riusciti ad infilarsi in semifinale dopo i recuperi. Ora però dovranno affrontare i francesi Depine e Cloarec, i favoriti del torneo. g. s.