Fanno istruzione al Conservatorio i musicisti con la divisa militare

Fanno istruzione al Conservatorio i musicisti con la divisa militare Lo strepitoso successo della Banda dell'Esercito al Regio Fanno istruzione al Conservatorio i musicisti con la divisa militare «Soldati sì, ma prima di tutto musicisti» dice il direttore, capitano Bartoloni - Una carriera «dalla gavetta»: a 6 anni suonava la tromba nel complesso di Cascia diretto dal padre Musica di serie B quella della banda? Chi ha riserve in proposito legga la cronaca del concerto tenuto al Regio (tempio di musicofili) dalla banda dell'esercito diretta dal maestro Marino Bartoloni: gente assiepata in teatro e assediarne Invano l'ingresso, un successo da battimani a scroscio, bis in piazza il giorno dopo e sfilata. Musiche elette ed arie celebri trascritte per ottoni, direzione pregevole, spettacolo indimenticabile e godibile dalla prima all'ultima nota. Viva la banda dunque che dalla piazza dove ha portato e continua a portare un contributo di colore e diletto musicale è entrata nei «salotti» del bel concerto. Le bande dell'esercito nei suoi vari rami hanno tradizione antica e spesso rivaleggiano tra loro. Centodue i componenti di ognuna più il maestro; si entra per concorso e si veste la divisa. Musicisti o guerrieri? Risponde il maestro Bartoloni, 44 anni, nato a Cascia (Perugia) e figlio d'arte ('Mio padre era maestro di musica*) 'Soldato, certo, ma prima di tutto musicista*. La carriera è già lunga: 'A sei anni ho cominciato a suonare tromba e organo*. Poi, prima cornetta nella banda diretta dal padre, e a 17 anni il concorso per entrare nella banda dell'aeronautica. Ora è capitano «con stimendio uguale a quello di un ufficiale di carriera, né una lira in più né unain meno*. Dietro i gradi non c'è la scuola d'armi ma il Conservatorio. «Mi sono diplomato all'Accademia di S. Cecilia di Roma*. Dal '75 comanda, pardon, dirige la banda che ha riscosso tanto successo al Regio. ' Dell'accoglienza torinese parla addirittura con commozione: • Abbiamo suonato in molte occasioni, eseguito centinaia di concerti sempre accolti con entusiamo ma un pubblico come quello torinese non l'avevamo mai visto, stupendo*. Spiega, lui che se ne intende, la differenza tra il concerto come siamo abituati ad immaginarlo e il concerto banditistico: 'Sono due cose diverse inutile porle a confronto*. Ma che fa ogni giorno una banda militare? •Studia, si perfeziona. I componenti frequentano il Conservatorio, parecchi sono professori. Alcuni soltanto lasciano la divisa per insegnare al Conservato¬ rio o nelle scuole medie*. Chi entra, chi sposa divisa e trombone, ci resta una vita. Gli impegni: •Servizio d'onore nel corso di cerimonie ufficiali e poi concerti*. Concerti non pagati, nel senso che nessuno riceve un compenso speciale: -Basta la soddisfazione*. Qualche volta capita di incidere dischi: «Afa i diritti d'autore sono cose che riguardano l'amministrazione da cui dipendiamo*. Dice che un inno straniero eseguito male può mettere in forse un incontro politico, quindi la musica bella per conseguenza predispone gli animi all'amicizia. La «sua» è una banda composta da giovani, segno che la passione musicale sta contagiando le nuove leve. Il capitano concertista conferma, con qualche riserva: *Il numero delle domande è effettivamente in aumento. Molti vorrebbero entrare nella banda. Però non sempre la qualità musicale dei candidati è ottimale e non tutti sono disposti a sacrificarsi nello studio*. Il maestro Marino Bartoloni

Persone citate: Bartoloni, Marino Bartoloni

Luoghi citati: Cascia, Perugia, Roma