Campi militari all'estero per terroristi rossi e neri

Campi militari all'estero per terroristi rossi e neri In un rapporto dei Servizi segreti al governo Campi militari all'estero per terroristi rossi e neri Centri di addestramento sarebbero in Cecoslovacchia, in Libano e in Libia - Collegamenti fra gruppi eversivi italiani e francesi DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Un rapporto di un centinaio di pagine redatto dal Sismi (il servizio segreto militare) sui collegamenti internazionali del terrorismo stato consegnato il primo settembre scorso al presidente del Consiglio, Cossiga. Nel documento, di cui dR notizia «Panorama» nell'ultimo numero, viene spiegato che il terrorismo italiano nasce e si sviluppa all'interno; all'estero però i terroristi italiani ricevono con facilità addestramento e armi e non incontrano nessuna difficolta nel tenersi in contatto con altri gruppi; c'è infine il sospetto che il blocco sovietico guardi con interesse a qualsiasi episodio che serva a mettere in crisi il sistema occidentale. Al rapporto, di cui sono a conoscenza anche il ministro della Difesa, Lagorio, e il ministro dell'Interno, Rognoni, è allegata una mappa abbastanza dettagliata dei campi di addestramento in Europa e Medio Oriente dove riceverebbero ospitalità terroristi di tutto il mondo, compresi quelli italiani. Fra i Paesi pifi «ospitali» in Europa vi sarebbe la Cecoslovacchia, dove esisterebbero diversi «centri di raccolta». A Brno, nel giugno di quest'anno, è stato inaugurato un nuovo campo, presente Abu Bakr Yonnes .Taher, capo delle forze armate libiche. Secondo informazioni della Cia e dei servizi segreti italiani, anche Toni Negri partecipò negli scorsi anni a Praga ad un corso di aita scuola politica in via Ronsveltova. Un ruolo determinante viene anche assegnato ai servizi segreti cecoslovacchi nella funzione di mediazione fra gruppi terroristici, come, per esempio, le Br e i Nap. Elementi delle due organizzazioni si sarebbero incontrati a Prostejov, una città della Moravia meridionale. Scartata una diretta implicazione del governo di Parigi molti legami esisterebbero, è detto nel rapporto, fra terroristi italiani e francesi tanto a destra quanto a sinistra. Un centro di collegamento, continuano a sospettare gli investigatori, sarebbe la scuola parigina di lingue Hyperion, diretta da vecchi amici di Curcio. Per quanto riguarda il Medio Oriente numerosi campi di addestramento sarebbero dislocati soprattutto in Libano e in Libia ed avrebbero in pi'"i riprese ospitato terroristi italiani. Nel campo di Zrarye, in Libano, sono stati addestrati 35 giovani italiani che hanno finito poi i corsi in Libia. Quasi tutti 1 servizi segreti ormai ne sono convinti: nessun Paese esporta guerriglia e terrorismo quanto la Libia. Gheddafi — sempre secondo il rapporto — ha le mani in pasta dappertutto dovunque ci siano rivoluzioni e tentativi di destabilizzazione. Fra i campi frequentati da italiani ci sono quelli di Ras Hilal, Ain el Beida, Ain Zara. Italiani anche nel campo di Bir al Ghanem: ad agosto ce n'erano una decina.