Previsti 100.000 turisti al Palio di Asti (e forse il cavallo di Cartelli sarà escluso)

Previsti 100.000 turisti al Palio di Asti (e forse il cavallo di Cartelli sarà escluso) Previsti 100.000 turisti al Palio di Asti (e forse il cavallo di Cartelli sarà escluso) ASTI — La città respira aria di Palio. L'edizione dell'«anno del Signore 1980». che si svolgerà domenica 21, è stata presentata ieri mattina alla stampa dal sindaco Gianpiero Vigna, dall'assessore alla cultura Laurana Lajolo e dai rappresentanti del Consiglio del Palio e dei rioni. «Anche quest'anno — ha detto il sindaco — prevediamo un afflusso di oltre centomila spettatori che si assieperanno lungo le vie del centro storico percorse dalla sfilata dei circa mille personaggi in costume medioevale». Il «catino» delle tribune di Campo del Palio ospiterà oltre trentamila persene. Le prenotazioni dei biglietti procedono a ritmo sostenuto. «Riceviamo richieste da ogni parte d'Italia — confermano gli addetti dell'Ente del turismo — e molte anche dalla Svizzera, dalla Francia e dall'Inghilterra». Il Palio di Asti, a 14 anni dalla sua ripresa (il primo documento che ricorda la manifestazione risale però al 1275) appare in continua crescita «non solo come semplice rievocazione storica — ha ricordato Vigna — ma come espressione di una vita cittadina che si articola nelle attività dei rioni». Nelle sedi dei comitati Palio dei borghi il lavoro aumenta di giorno in giorno. Si imbandierano vie e piazze, si provano i costumi delle dame, dei cavalieri, degli armigeri. Ogni rione ha i suoi esperti di cavalli e fantini: uno dei settori più delicati, dove discussioni e ripicche sono più accese. C'è chi. come il rione San Secondo, ha mandato il proprio fantino Renato Magari detto «il biondo» ad allenarsi nella cavalcata «a pelo», cioè senza sella, con i colleghi del Palio di Siena; altri hanno riprodotto la pista in terra battuta del Palio in una valletta isolata a qualche chilometro dalla città. Non mancano le consuete voci di «pastette». Il borgo San Martino-San Rocco pare abbia sottratto al rione San Paolo Sergio Ruju, l'esperto fantino di origine sarda che ha vinto per due anni consecutivi il Palio con i colori giallorossi. Le settimane della vigilia sono movimentate anche dalla polemica con Canelli. uno dei tre Comuni della provincia che con Costigliole e Montechiaro partecipa alla corsa. Per un ritardo nella presentazione della domanda di adesione la «capitale dello spumante» potrebbe essere esclusa dall'edizione 1980 del Palio. - Attorno alla storica manifestazione altri motivi di richiamo arricchiscono il programma del «settembre astigiano», oltre alla «Douja d'or - Festa del vino» che si terrà dal 12 al 21.1 musei e i palazzi medioevali ospitano la mostra fotografica «Scoprire Asti e le colline del vino» (palazzo Mazzola): la rassegna sulla •Donna e il lavoro contadino» (Certosa di Valmanera): la raccolta di fotografie della Prima Guerra Mondiale (palazzo Di Bellino), inoltre merita di essere visitata una inedita presentazione dei «taroc chi» disegnati con i costumi del Palio, che il rione San Silvestro espone alla gallerie «La Giostra». «Asti ogni anno in questo periodo vive il suo momento magico — ha detto Laurana Lajolo — torna alla vivacità di iniziative che ne fecero nei secoli scorsi uno dei liberi Comuni più importanti d'Italia. E' il Palio che rievoca l'epoca e lo splendore medioevale riaccendendo le antiche rivalità tra i borghi». s. m.

Persone citate: Gianpiero Vigna, Laurana Lajolo, Palio, Renato Magari, Sergio Ruju, Vigna

Luoghi citati: Asti, Borgo San Martino, Francia, Inghilterra, Italia, Montechiaro, Siena, Svizzera