Turismo «traboccante» nelle isole siciliane

Turismo «traboccante» nelle isole siciliane Nonostante le carenti strutture Turismo «traboccante» nelle isole siciliane TRAPANI — Ormai da alcuni anni le isole minori che circondano la Sicilia sono divenute la meta preferita del turismo estivo nel Mediterraneo. E cosi anche quest'anno Egadi, Eolie, Pelage, Ustica, Pantelleria hanno fatto registrare un numero elevatissimo di presenze di italiani e stranieri e vengono tuttora raggiunte da comitive in vacanza. Nel mese di agosto a Favignana, Ustica, Vulcano, Salina si è addirittura sfiorato il tracollo per l'incredibile assalto cui le isole sono state sottoposte. A metà agosto, il sindaco di Ustica ha dovuto addirittura lanciare un appello per invitare soprattutto i gitanti occasionali, a desistere dal mettere piede sull'isoletta tirrenica per non aggravare una situazione fattasi insostenibile per gli approvvigionamenti idrici e persino alimentari. Infrastrutture per servizi di collegamento marittimi efficienti, servizi e strutture di b^se, come acqua, elettricità, telèfono, viabilità interna, impianti per lo smaltimento dei rifiuti e intervènti per la tutela dell'ambiente, sono tra i principali problemi che ancora attendono soluzioni più adeguate. Una volta risolti, sarà possibile aumentarle la ricettività alberghiera e far decollare, nelle isole della Sicilia, una invidiabile industria del turismo. Qualcosa, in questo senso, si sta facendo. Entro questo mese saranno appaltati i lavori per la realizzazione di un acquedotto sottomarino che dovrà fornire stabilmente l'acqua a Favignana, Levanzo e Marettimo. L'opera è stata finanziata dalla Cassa per il Mezzogiorno che ha stanziato 5 miliardi e 632 milioni di lire Un analogo progetto è allo studio per Lipari.'

Persone citate: Salina