Il governo trova i soldi per i docenti Sarà revocato lo sciopero di 6 giorni? di Emilio Pucci

Il governo trova i soldi per i docenti Sarà revocato lo sciopero di 6 giorni? Al Parlamento con procedura d'urgenza due progetti Il governo trova i soldi per i docenti Sarà revocato lo sciopero di 6 giorni? ROMA — TI governo trova la copertura finanziaria, dispone il pagamento degli aumenti per i professori e spera cosi di scongiurare lo sciopero di 6 giorni, dal 22 al 28 settembre, proclamato dalla Federazione unitaria della scuola. Speranza per il momento debole, in quanto il sindacato, prima di revocare l'agitazione, vuole avere maggiori garanzie sulla immediata operatività degli impegni presi ieri dal Consiglio dei ministri, al termine di una seduta movimentata, almeno cosi riferiscono voci di corridoio, da un'accesa discussione tra 1 ministri del Tesoro Pandolf 1 e della Pubblica istruzione Sarti. TI pagamento degli anticipi al personale docente e la relativa copertura sonp regolati da due disegflTfli legge presentati con procedura d'urgenza e che dovrebbero essere approvati dal Parlamento entro ottobre. Le misure, tese a risolvere il problema che era nato con la mancata approvazione da parte delle Camere di un precedente disegno di legge di assestamento del bilancio presentato dal governo nel giugno scorso, prevedono, in particolare la correspon¬ sione di un acconto di aumento pari a 10 mila lire mensili, a partire dal primo gennaio 1979, e di 40 mila lire mensili, a decorrere dai primo gennaio 1980. Analogo trattamento il governo ha concesso, con quattro decreti presidenziali, al personale dello Stato, del Monopoli, al personale non docente dell'Università, ai postelegrafonici. Pandolfi ha già dato disposizione ai suoi uffici per il pii'i sollecito pagamento degli aumenti, mentre Sarti ha autorizzato i Provveditori agli studi ad Iniziare il conteggio degli arretrati e degli acconti in modo da poterli inserire nella busta paga dei docenti fin dal mese di ottobre, cioè appena approvata dal Parlamento la copertura finanziaria. La nuova copertura, ha spiegato Pandolfi, marcia per suo conto, indipendentemente dal blocco del provvedimento dei 30 giugno di assestamento del bilancio che è rimasto ancora fermo per .difficili vicende parlamentari» (la battaglia sui decreti, ndr). Pandolfi ha concluso rilevando che si completa cosi «il quadro della definizione, an che legislativa, degli accordi che sono stati raggiunti con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, in merito agli aumenti concessi al personale statale». TI ministro Sarti si è dichiarato ottimista circa una revoca dello sciopero: .Penso che i dirigenti sindacali abbiano anch'essi qualche motivo di maggior serenità da poter rappresentare alle categorie degli iscritti». Con questi provvedimenti, ha aggiunto, dovrebbe chiudersi un capitolo impostato a giugno con la corresponsione degli acconti al personale della scuola. .Si apre ora la fase delle trattative sul contratto: discuteremo serenamente — ha detto — con i sindacati la nuova piattaforma, tenendo anche presenti le molte importanti scadenze per la scuola italiana, come la riforma della media superiore, gli organi collegiali». Le distese dichiarazioni dei due ministri, fatte all'uscita da Palazzo Chigi, non sono peri") riuscite a nascondere la tensione del vivace scontro di cui sono stati protagonisti gli stessi Pandolfi e Sarti nel corso della discussione sui provvedimenti. Anche se ci sono smentite ufficiali, sembra che Sarti abbia rinfacciato a Pan¬ dolfi il ritardo, nonostante le sollecitazioni, con cui ha provveduto alla nuova copertura, provocando così il caos nelle scuole a pochi giorni dall'apertura. Pandolfi avrebbe replicato seccamente che la materia finanziaria è un tema così delicato da non permettere soluzioni affrettate. La decisione del governo è stata accolta con tiepida soddisfazione dai sindacati. Nelle prossime ore la segreteria unitaria dovrebbe decidere la revoca o meno dello sciopero. Per il momento i giudizi sono prudenti e sospetti. Zanin della Cisl ha rilevato ieri sera che le richieste del sindacato comprendono altri punti di grande importanza: gli accordi relativi al contratto '76-'78; nuove forme di reclutamento; la sistemazione dei 100 mila precari. Di rincalzo, Pedi-ini della Cgil ha sottolineato che .ancora una volta si è resa evidente la totale inerzia del governo che solo di fronte alla giusta esasperazione della categoria ha compiuto un atto dovuto e possibile già nei mesi scorsi». Ti sindacato vuole ora verificare .l'effettiva volontà del governo e del Parlamento». Emilio Pucci

Luoghi citati: Roma