Le idee dell'età moderna Politica, economia, società

Le idee dell'età moderna Politica, economia, società Un nuovo volume della «Storia» diretta da Firpo Le idee dell'età moderna Politica, economia, società «Storia delle idee politiche economiche e sociali», diretta da Luigi Firpo, voi. TV, L'età moderna, tomo T, ed. TJtet, pag. 722, lire 38.000. Procedendo a ritroso, avendo cioè cominciato col sesto volume, dedicato a «Il secolo ventesimo», la Storia delle idee politiche economiche e sociali diretta da Luigi Firpo è ora giunta al primo tomo del quarto volume, che, affiancandosi al secondo, già uscito, completa la trattazione dell'..Età Moderna». Si ha così, in un complesso di ben 1764 pagine fra i due tomi, la più esauriente, ap- prio a Hobbes, per essere poi adottato da alcuni dei maggiori filosofi politici del Sei e del Settecento, «per lo meno sino a Hegel incluso-escluso*. Con Hegel siamo ormai nell'Ottocento e l'Età Moderna si sviluppa in quella che, nel quinto volume di questa Storia è stata già trattata come L'Età della Rivoluzione industriale». Ma intanto, sul piano economico, aveva compiuto il suo ciclo la dottrina e la pratica del «mercantilismo» (sul quale, messo in rapporto con la storia economica dei secoli XVT e XVTT, il saggio di A. De Maddalena) mentre, sul piano politico, erano state avviate «Le origini del costituzionalismo moderno» (cosi suona il titolo del relativo saggio di N. Matteucci). Come il percorso continui a snodarsi, dal costituzionalismo al liberalismo, dal mercantilismo alla scienza economica classica e cosi via è illustrato, lo si è già detto, nel secondo tomo di questo quarto volume, imponente per mole e sostanzioso nei contenuti, della meritoria impresa collettiva diretta da Firpo. Ferdinando Vegas profondita ricostruzione di un percorso che comincia già nel Cinquecento e si conclude1 all'inizio dell'Ottocento: il tragitto lungo il quale si sono appunto sviluppate quelle idee politiche, economiche e sociali che formano, per così dire, l'ossatura teorica del. mondo moderno nell'organizzazione della vita associata. E come questa vita è estremamente multiforme e intrecciata nei suoi vari aspetti e momenti, così egualmente lo sono le idee ad essa relative, tanto più che qui, rispetto alla tradizionale «storia delle dottrine politiche», il campo d'indagine è allargato in due direzioni: da una parte verso le idee nel senso più ampio del termine, anche se non formulate in sistemi dottrinari; e, dall'altra parte, sino a comprendere, oltre il «politico», anche il «sociale» e .'«economico». Solo con un'impostazione così comprensiva si può spiegare — per fare un esempio dal tomo in esame —il libertinismo polìtico, che fu «un'attività culturale il più delle volte aliena dall'impegnarsi nel tradizionale trattato politico» (saggio di V. T. Comparato su TI pensiero politico dei libertini»). D'altro canto, le dimensioni politiche del libertini*smo, *ponendo in primo piano il problema del rapporto tra storia delle idee e modificazioni strutturali costringono a tener conto di un più preciso contesto economico e sociale*, quello specialmente della Francia dove trionfava l'assolutismo, ma pure si era fatta sentire la voce della tolleranza (si veda il saggio d'uno specialista quale C. Vi vanti). Lo stretto collegamento tra lotte effettive e dibattiti politici risalta in pieno nel mondo inglese, al di qua e al di là dell'Atlantico, dove le rispettive rivoluzioni, l'inglese a metà del Seicento e l'americana alla fine del Settecento, furono alimentate ed a loro volta alimentarono un fervore di discussioni e di formulazioni teoriche, minutamente seguite da G. Giarrizzo per l'Inghilterra, più sinteticamente esposte da G. Spini per l'America. L'attenzione portata a questo fermento di idee non toglie però che sia dato il debito rilievo a quei pensatori che, con le loro dottrine, hanno veramente segnato una tappa fondamentale nello sviluppo del pensiero politico: è il caso di Hobbes. l'unico al quale sia dedicata una monografia, dovuta a quel convinto assertore dell'importanza permanente deila filosofia politica hobbesiana che è N. Bobbio. Lo stesso insigne studioso è l'autore del saggio su «TI giusnaturalismo», un altro dei terreni prediletti, da decenni, delle sue ricerche. Ti «modello giusnaturalistico». d'altronde," come Bobbio inappuntabilmente dimostra, risale pro¬

Luoghi citati: America, Francia, Inghilterra