I sindacati a Regione e Comune Appoggiate la nostra linea Fiat

I sindacati a Regione e Comune Appoggiate la nostra linea Fiat Forse domani o sabato rincontro con l'azienda I sindacati a Regione e Comune Appoggiate la nostra linea Fiat E cioè: no ai licenziamenti e alla mobilità esterna, sì a quella interna - L'assessore Simonelli: «Il settore auto avrà a disposizione 2500 miliardi. Come saranno utilizzati?» L'annunciato incontro tra Fiat, Regione, Comune e Provincia per la crisi dell'auto ci sarà probabilmente domani o sabato. Oggi, alle 18, le delegazioni delle tre giunte si incontreranno, presenti anche i capi dei gruppi consiliari, per stabilire la linea di condotta da tenere. La giunta regionale esaminerà il problema stamane e quella comunale nel pomeriggio, sulla base degli elementi che le organizzazioni sindacali hanno presentato ieri in una riunione molto affollata svoltasi nel palazzo di piazza Castello. Con il presidente della giunta regionale, Enrietti e il vicepresidente Sanlorenzo,. c'erano il sindaco Novelli e il presidente della Provincia Maccari, gli assessori competenti e i rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali tra cui i segretari nazionali Firn Sabattini e Veronese, i segretari regionali e provinciali della Cgil, Cisl, Uil e della Firn. La posizione delle rappresentanze sindacali è nota ed è condensata in un documento. «Siamo consapevoli che la crisi c'è, ed è strutturale. Ma sosteniamo che non si risolve con i licenziamenti. Ami, noi chiediamo alla Fiat di porre ora, con inve itimenti adeguati, le basi si ■utturali per reggere lo scoi.tro con le grandi case mondi ali, che è previsto per gli anni ìl-82». No ai licenziamenti, quindi, e no anche alla mobilità esterna: «Le opere pubbliche previste non possono essere considerate una specie di ammortizsatore sociale per i colpi della crisi*. SI invece alla mobilità interna, «ma su questo la nostra disponibilità non è di oggim. Alla Regione e agli Enti locali chiedono: «Siete disposti a seguirci su questa linea?: E alla Regione in particolare: «Sei disposta, insieme con le altre Regioni sedi di insediamenti Fiat, a insistere col governo perché il Piano auto sia finalizzato ai non licenziamenti?*. Secondo l'assessore regionale alla programmazione, Simonelli, il Piano àuto (che sarà pronto per ottobre ma del quale già si conoscono le linee) destinerà al settore almeno 1500 dei 3725 miliardi messi a disposizione dalla legge 675. "Questa — dice — è una delle novità che si sono affacciate sulla scena italiana dopo la richiesta dei licenziamenti Fiat, che è di questa primavera. Poi ci sono i 1500 miliardi dei decreti, di cui una buona parte andranno all'auto. Il settore può quindi contare su 2000-2500 miliardi. Ma per spenderli ci vuole un piano e noi chiediamo alla Fiat quali sono i suoi piani». Sulla questione dello sfoltimento le organizzazioni sindacali insistono sulla possibilità di sfruttare il turnover e i prepensionamenti. «La Regione, ci segue?». Al termine dell'incontro Enrietti e Sanlorenzo hanno fatto una breve dichiarazione: «E' stato uno scambio d'idee molto significativo; ora, in giunta, decideremo la linea da seguire e la confronteremo con Comune e Provincia». it Sul problema, un documento del partito repubblicano torinese «ritiene corretta una attenta presenza delle forze politiche locali». Ma chiarisce: «Ciò non deve e non può significare una sovrapposizione di ruoli o l'adesione a facili schieramenti di posizioni pregiudiziali; ma deve piut¬ tosto rappresentare una testimonianza di disponibilità, da parte di Comune, Provincia e Regione, ad attivare tutti gli strumenti e le risorse disponibili al fine di contribuire attivamente ad una valida soluzione della crisi». Il documento, riconoscendo «la necessità che la Fiat recuperi livelli di competitività autonoma all'interno e all'e¬ sterno attraverso interventi programmati fiscali e finanziari» si preoccupa per «i tempi e le caratteristiche della soluzione». E conclude affermando che l'unico modo per affrontare la crisi è quella di «porre le premesse per un recupero nel 1981 utilizzando, se necessario, anche strumenti di mobilità interna ed esterna alla Fiat».

Persone citate: Enrietti, Maccari, Sabattini, Sanlorenzo, Simonelli, Veronese