Sciolta a Parigi la Fané grappo nazista di Durami di Paolo Patruno

Sciolta a Parigi la Fané grappo nazista di Durami Aveva legami anche con restrema destra italiana Sciolta a Parigi la Fané grappo nazista di Durami Il poliziotto francese conosceva alcuni degli imputati per la strage e è i . l DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARTGT — Giro di vite del governo francese contro i movimenti ultras di destra in attività nel paese: nella sua riunione settimanale all'Eliseo, il Consiglio dei ministri ha deciso ieri lo scioglimento della Fané (Federazione d'azione nazionale europea), il gruppo neo-nazista al quale apparteneva l'ispettore di polizia Paul Louis Durane!, «amico» di Marco Af f atigato e di altri esponenti neo-fascisti italiani. La decisione è stata presa su proposta del ministro degli Interni, Christian Bonnet, il quale ha affermato che «2e manifestazioni violente organizzate da questo movimento, di cui uno degli obiettivi dichiarati è la instaurazione d'un nuovo regime nazista, l'organizzazione paramilitare di questo gruppo e i suoi incitamenti alla discriminazione razziale» rientrano nel campo d'applicazione della legge del 1972, che integra una disposizione precedente sullo scioglimento dei gruppi para-militari e le milizie private. Bonnet, intervistato alla televisione un paio di settimane fa, si era detto scettico sull'efficacia pratica di questo provvedimento; ma lo considerava necessario, come simbolo della volontà del governo di stroncare la violenza politica in Francia, e come risposta all'opinione pubblica turbata dalla strage di Bologna e dai legami del Durand con personaggi dell'eversione nera italiana e preoccupata per l'infiltrazione di elementi neo nazisti anche negli organi di sicurezza dello Stato. L'appartenenza alla Fané dell'ispettore di polizia Paul Louis Durand (sospeso l'8 agosto dal servizio per incompatibilità di questo legame con la deontologia professionale e attualmente in attesa d'un giudizio disciplinare) aveva portato alla ribalta questo gruppuscolo neo-nazista, che si era già segnalato per le sue azioni violente e in timidatorie. Sorta probabilmente nel '66 dalla fusione dei gruppi più fanatici dell'ultradestra francese («Azione occidentale» e «Circoli Carlomagno»), la Fané aveva «firmato» recentemente un attenta to contro la sede della compagnia di bandiera sovietica Aeroflot; altri atti terroristici avevano avuto come bersaglio i locali del «Movimento contro il razzismo e per l'amicizia fra i popoli», della «Federazione dei deportati»; una «spedizione punitiva» era stata coni pinta contro membri della comunità ebraica abitanti nel vecchio quartiere parigino del Marais. Contro il principale diri gddrznks gente del gruppo, Marc Frederiksen, è in corso un procedimento penale per il reato di apologia dei crimini di guerra e incitamento all'odio razziale». Sulla rivista della Fané, Notre Europe, Frederiksen incitava alla .buona scelta della razza» e sosteneva che la storia del TTT Reich e di Hitler non sono .nere come le dipinge la lobby ebraica», definendo il genocidio degli ebrei, i forni crematori come invenzioni mitiche». Per quanto numericamente ridotta (gli aderenti sarebbero non più di 300 elementi in tutta la Francia), la Fané si eia segnalata negli ultimi tempi per un'accresciuta attività, alla quale il governo ha deciso ieri di mettere fine, rispondendo anche alle richieste della opposizione di sinistra. Ma le speranze di aver smantellato questo movimento con il decreto di scioglimento sono minime: nell'ultimo mese sono sorte altre due i a e e , i e te n si mi a rir nie organizzazioni dello stesso tipo, che si definiscono «culturali» e che hanno come indirizzo lo stesso recapito della disciolta Fané. E nei giorni scorsi un gruppo di esponenti della comunità ebraica nel Sud della Francia ha ricevuto lettere di minacce nelle quali si preannuncia che .presto colerà il sangue» e che, anche disciolta, la Fané continuerà .il combattimento». A corollario della misura presa contro il gruppo neonazista, il governo ha annunciato poi un'accresciuta sorveglianza ai posti di frontiera per impedire l'ingresso in Francia di persone con armi o munite di documenti falsi. Questo provvedimento mira a rendere più ardua l'entrata di agitatori politici o terroristi che paiono prediligere per i loro attentati e le loro «vendette» il territorio francese: i casi Bakhtiar (Tran) e Bitar (Siria) sono esempi recenti. Paolo Patruno

Persone citate: Bakhtiar, Bitar, Bonnet, Carlomagno, Christian Bonnet, Durand, Hitler, Marais, Paul Louis Durand, Paul Louis Durane

Luoghi citati: Bologna, Francia, Parigi, Siria