Piquet ex allievo di Niki Lauda è il pilota più «povero» della F di Cristiano Chiavegato

Piquet ex allievo di Niki Lauda è il pilota più «povero» della F Chi è il brasiliano che insidia 0 titolo mondiale ad Alan Jones Piquet ex allievo di Niki Lauda è il pilota più «povero» della F L'astuto Ecclestone lo ha legato alla Brabham con uno stipendio da impiegato - Sulle orme di Emerson Fittipaldi - Un ragazzo timido e modesto con la passione per le auto DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ZANDVOORT — Adesso la sfida è aperta. Prima della disputa del Gran Premio d'Olanda e della bella vittòria di Nelson Piquet, onestamente erano in pochi a credere che il titolo mondiale della Formula 1 sarebbe potuto sfuggire ad Alan Jones. E' bastata invece una battuta d'arresto del pilota australiano e i suoi rivali gli si sono buttati addosso come cani da caccia su una lepre impaurita. Ora il casco iridato è alla portata teorica di sei piloti, ma in realtà sono in tre ad avere la possibilità di succedere a Jody Scheckter. Alan Jones australiano di 34 anni, Nelson Piquet brasiliano ventottenne (gli anni li ha compiuti il giorno della gara a Zeltweg, il 17 agosto) e René Arnoux, francese trentaduenne, sono i piloti che incendieranno questo finale di stagione con le loro imprese. Di questo terzetto l'uomo misterioso è certamente Nelson Piquet. Di Jones, professionista perfetto (che domenica però ha perso un po' di credibilità per il clamoroso errore di guida che gli è costata una probabile vittoria) si sa quasi tutto. Antipersonaggio per eccellenza, buono e disponibile, ma senza una personalità di spicco, il giovane brasiliano è invece un po' l'oggetto da sco¬ prire del mondo dei Grandi premi Schivo ad ogni forma di pubblicità, ombroso, poco disposto alla conversazione, a volte sin troppo timido, Piquet vive in un mondo tutto suo. Ha qualcosa dell'indio sudamericano, della riservatezza di chi si sente strappato da una foresta per essere brutalmente inserito in una civiltà fatta di confusione, di rumori Eppure Nelson, nato a Rio de Janeiro nel 1952, rampollo di una famiglia borghese ma non ricca (suo padre è un uomo politico ed è stato ministro della Sanità) è pilota per passione e sta vivendo la stessa trafila di molti dei più famosi campioni del passato e del presente, come il suo connazionale Emerson Fittipaldi e come Jody Scheckter. «Ho sempre avuto — racconta il pilota della Brabham — una grande attrazione per le macchine. Ho iniziato a correre nel 1970 con 1 kart e nel 1977 me ne sono venuto, senza molti soldi, alla ventura in Europa». In quell'anno disputò, mettendosi già in evidenza il campionato continentale di F.3 con una March Toyota e nella stagione successiva vinse con disarmante facilità a Trofeo BP in Inghilterra, sempre in F.3. Successivamente gli fu concessa l'opportunità del gran salto, debuttando in Germania con una Ensign. n suo esordio fu positivo e continuò sino alla conclusione del campionato con una McLaren privata. «Quando Ecclestone — continua Piquet — mi ha chiesto di guidare la Brabham a fianco di Niki Lauda, mi è cascato il mondo addosso. Non credevo a me stesso. E anche per questo ho firmato un contratto per pochi milioni, lo stipendio di un buon impiegato». Nelson infatti intrappolato dall'abile manager inglese, è certamente il pilota di Formula 1 che guadagna di meno. Vive a Guilford in Inghilterra e tutto il suo capitale è costituito da una bella automobile, una Mercedes. «Qualche dollaro — dice ancora Nelson — lo guadagno facendo le gare della serie Procar. E poi ricevo un aiuto consistente dal mio sponsor italiano, la Parmalat». La riconoscenza della Casa di Parma non è gratuita. Piquet con le sue imprese in Brasile è già più amato e famoso di Emerson Fittipaldi La sua foto compare sui giornali tutti i giorni la televisione non fa che trasmettere filmati sulle sue vittorie e sui suoi piazzamenti «Ma — conclude il brasiliano la cui unica frivolezza è stata quella di cambiare il cognome paterno (Sautamajor) con quello della madre che ritiene più facile da ricordare — non mi sento ancora un campione. Guidare in Formula 1 è molto duro, vincere il campionato e battere Jones, sarà difficilissimo. Io ho fiducia nella macchina e nei miei mezzi Tuttavia devo ancora imparare molto. La scuola di Lauda mi è stata utilissima, Niki è stato il mio grande maestro. Spero soltanto di essere "freddo" come lui sino alla fine della stagione e di non commettere errori». Cristiano Chiavegato Nelson Piquet

Luoghi citati: Brasile, Europa, Germania, Guilford, Inghilterra, Olanda, Rio De Janeiro, Zandvoort, Zeltweg