E morto a Roma Alessandro Perrone diresse per 22 anni II Messaggero
E morto a Roma Alessandro Perrone diresse per 22 anni II Messaggero L'editore-giornalista era nato nella capitale nel 1920 E morto a Roma Alessandro Perrone diresse per 22 anni II Messaggero ROMA — E' morto ieri in una clinica romana, dove era ricoverato da qualche giorno, l'editore Alessandro Perrone. Nato a Roma il 14 settembre 1920, sposato, con due figli aveva diretto // Messaggero, di cui era allora comproprietario assieme a due sorelle e al cugino Ferdinando, per 22 anni, dal '52 al '74. «Non era ancora giornalista — ricorda Felice La Rocca, suo vecchio amico e adesso vice direttore del quotidiano romano —. Fece il praticante da direttore. Una delle cose che maggiormente influirono sulla sua formazione — aggiunge — fu l'insegnamento di un vecchio precettore inglese che, negli Anni Trenta, durante il fascismo, inculcò saldamente in Sandrino i principi della democrazia,. Dopo Mario Missiroli, che aveva dato un'impronta degasperìana al Messaggero, Perrone, pur facendo un giornale centrista, ha cercato di dare spazio ai partiti laici. Quindi, ricordano nella sede di via del Tritone, si è distinto per il suo impegno a favore del centro-sinistra, che caldeggiò nonostante il parere nettamente contrario del consiglio d'amministrazione della società editrice, e poi nella campagna a favore del divorzio Perrone, che era attualmente editore del Secolo XIX di Genova e comproprietario, assieme al giornale ligure, della rete televisiva privata «R.T.T.» e di una società di distribuzione di film, fu poi protagonista della battaglia, condotta assieme alla maggioranza della redazione, per l'indipendenza della testata, quando il cugino Ferdinando cedette, nel '74, alla Rusconi, la sua quota di proprietà. Due episodi, stralciati dalla lunghissima attività professionale di Alessandro Perrone. aiutano a mettere meglio a fuoco la sua personalità. Un giorno, l'allora presidente del Consiglio Tambroni lo convo¬ cò d'urgenza a Palazzo Chigi. Furente, gli chiese: «Chi è quel mascalzone che ha scritto quell'articolo?,. «Io- rispose con tono raggelante Perrone. Dodici anni fa, durante una enorme manifestazione a Roma dei metalmeccanici, scrisse cose di fuoco contro i segretari generali dei sindacati: «Se ci sarà un morto, saranno chiamati a rispondere...-. Un redattore si dimise. Perrone lo mandò a chiamare e strappò la lettera: «Non ne tengo conto. Se lei si dimette, mi dimetto anch'io. Mi dica se preferisce che resti direttore del giornale e continui a seguire questa linea-. La federazione degli editori (Fieg) ha comunicato di partecipare al cordoglio per la scomparsa di Alessandro Perrone «eminente personalità dell'editoria e del giornalismo, protagonista impegnato per la lotta a favore della libertà di iiif,:~r.iaziont e per la battaglia a favore della riforma dell'editoria-.
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