Pubblicato a Novara il primo giornale per i profughi vietnamiti in Piemonte di Gianfranco Quaglia

Pubblicato a Novara il primo giornale per i profughi vietnamiti in Piemonte IL nuovo periodico si chiama «Ket-Nghia» che significa «Fraternità» Pubblicato a Novara il primo giornale per i profughi vietnamiti in Piemonte DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NOVARA — .Ket-Nghia, in lingua vietnamita significa fraternità. «Ket-Nghia, è anche la testata del primo giornale redatto dai profughi viet, un periodico di informazioni che viene spedito a tutte le famiglie (orami centinaia) arrivate dal Sud-Est asiatico e sistemate in Piemonte. La «Ban bién, (redazione) è composta da «cha, (don) Aldo Mercoli di Novara, Huynh Cong Danh di Torino, Bach thi Thu Huong, Le van Dung e Chi Chau (signora Chau). Un organico provvisorio che potrà essere integrato da altri profughi. Per il momento il comitato di direzione, che ha sede presso la Caritas di Novara, via San Gaudenzio 11 (tel. 0321 27.754) si avvale di corrispondenti sparsi nei maggiori centri della regione. Sono quasi tutti giovani appartenenti ai nuclei familiari vietnamiti che ogni giorno inviano o portano direttamente notizie sulla loro attività e l'inserimento nella comunità. Il bollettino di informazione è diventato il punto di riferimento dei viet in Italia, ma anche la sede d'incontro per chi vuole avvicinare i profughi. Stampato in vietnamita, con traduzione a fronte in italiano, «Fraternità, è già arrivato al secondo numero ma per il futuro si ripromette di diventare un mensile. Per molti profughi, a un anno di distanza dal loro arrivo, la realtà è cambiata e stanno nascendo problemi nuovi. Lo sottolineano i redattori in una lettera riservata a « tutte le famiglie vietnamite in Piemonte, dove si auspica un «piano di indipendenza economica,. «Noi sappiamo — dice uno degli articolisti — che pur grati per quanto avete ricevuto, desiderate acquistare la vostra libertà in campo economico. Ecco perché è necessario fare in modo che tutti i vietnamiti in grado di lavorare si adattino a lavorare». Un'altra raccomandazione, che arriva sempre dal «KetNghia,: «Bisogna stare attenti a non fare spese superflue. Anche le famiglie italiane non navigano nell'abbondanza. Per fare quadrare i loro bilanci devono rinunciare a tante cose. Le famiglie vietnamite devono arrivare a una programmazione con la comunità in cui si vive. Si deve anche arrivare, almeno entro la fine dell'anno, a pagare l'affitto della casa». Il «piano economico, suggerito e discusso in redazione prima di essere pubblicato si compone di otto punti fermi. Uno di questi insiste molto sull'adattabilità e sulla conservazione del posto di lavoro: «Si deve tenere presente che la legge favorisce i profughi ma che in Italia ci sono molti disoccupati. Quindi, cari amici vietnamiti, il vostro posto tenetelo, anche se non appaga pienamente i vostri desideri. E' difficile fare di più di quanto è stato fatto». A pagina otto il «Tin Tue» (il notiziario): una serie di «brevi, di cronaca riguardanti la vita dei viet in Piemonti. Così si apprende che a Cana'& d'Alba «la sposina giunta da Genova ha bisogno ancora di qualche periodo di cura per rimettersi completamente. Le auguriamo ogni bene». A Narzole, diocesi di Alba, si sono uniti in matrimonio Do Due Phoi con Le Thi Hoa. Necrologi: da Cerano (Novara) giunge la notizia della morte della figlioletta di Luu Thieu Quang. A Frasso di Scopello (Valsesia) si sono incontrati 35 vietnamiti. Dice il corrispondente del «Ket-Nghia,: «E' stata una grande festa, abbondan- te pranzo e abbondantissime bevande». Molto seguita è la rubrica «Thong-Cao, (comunicati). Contiene un numero enorme di notizie spicciole e utili per districarsi tra i servizi offerti dallo Stato italiano ai cittadini. Ad esempio come regolarizzare le patenti rilasciate in Vietnam e non ancora scadute, come ottenere il passaporto, documenti sanitari. «Attraverso il periodico — dice uno dei giovani addetti al servizio di raccolta profughi presso la Caritas di Novara — molti vietnamiti che si credevano scomparsi hanno potuto ritrovarsi. Su ogni numero pubblichiamo gli indirizzi dei nuclei familiari arrivati in Piemonte». Qualcuno scopre di avere un amico o un parente a pochi chilometri di distanza. Scrive e si mette in contatto. A volte ringrazia inviando il testo di una poesia: quasi sempre parla di amore, pace, fratellanza e Vietnam. Gianfranco Quaglia

Persone citate: Aldo Mercoli, Bach, Chau, Piemonti, Quang, Thieu