A Lignano Sabbiadoro e Grado il mare è come quello d'una volta di Franco Giliberto

A Lignano Sabbiadoro e Grado il mare è come quello d'una volta Due tappe rasserenanti nel viaggio fra i colibatteri A Lignano Sabbiadoro e Grado il mare è come quello d'una volta Nella prima località è in funzione un depuratore che trasforma 5 mila tonnellate di acque nere in un flusso limpido che finisce nella laguna di Marano DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE UGNANO — Ci sono due centri balneari dell'Alto Adriatico che dimostrano come l'intervento dell'uomo e qualche piccola, favorevole condizione geografica siano sufficienti a volte a preservare le spiagge dalla degradazione dell'inquinamento. Nel viaggio cronistico tra i colibatteri di fine agosto, queste due ultime tappe sono state abbastanza rasserenanti. Lignano ospita più di 200 mila villeggianti nel periodo delle vacanze estive. Dunque ha la consistenza di una città medio-grande, e tutti ì problemi igienici e sanitari che quelle dimensioni urbane comportano. La popolazione estiva produce un carico fognario superiore alle 5 mila tonnellate di liquami ogni 24 ore. Che cosa accadrebbe del-' l'Adriatico se gli si chiedesse di accogliere anche quel torrente di rifiuti, tali e quali sono? Sei anni fa, quando non c'era il grande depuratore, il mare di Lignano aveva un'altra colorazione. Oggi, l'impianto trasforma quelle 5 mila tonnellate d'acque nere in un flusso limpido, che si getta nella laguna di Marano, alle spalle della cittàFiltrate le grosse scorie, abbattute le cariche batteriche, separate le sabbie e i fanghi, riciclati questi ultimi e sfruttata la loro produzione di gas, il depuratore assolve pienamente alla sua funzione. E non è inutile segnalarlo, perché troppe volte, in diverse località balneari altrettanto affollate, i pubblici amministratori si vantano di avere impianti che poi — anche alla superficiale verifica di chi non è un tecnico—si rivelano colossali e costosissimi bluff», con effetto depurativo nullo oltre un carico di liquami appena appena consistente. In quale acqua nuotano dunque i bagnanti di Lignano? Non c'è la purezza di certi tratti di spiaggia ionica, calabra, pugliese e nemmeno quella dell'acqua di Dalmazia. Ma i bassi fondali dell'Adriatico qui non hanno, almeno, il martirio degli scarichi urbani che condizionano negativamente tante battigie. Come a Sottomarina, ad esempio, il luogo più pericolosamente inquinato nel tratto di litorale attrezzato turisticamente che va da Marina di Ravenna a Grado. Dice il sindaco socialista di Lignano signor Mereu, neo-eletto: «Naturalmente ci sono sempre grandi problemi da affrontare, quando si assumono per 2-3 mesi le nostre dimensioni. Abbiamo ricevuto uno stamiamento notevole per la costruzione della rete fognaria di Lignano Pineta e Lignano Riviera,, le cui acque nere oggi sono canalizzate verso il Tagliamento. Quando porteremo —entro un anno o due— anche quel flusso al grande depuratore di Lignano Sabbiadoro (ette nel frattempo sarà probabilmente ampliato) avremo assolto ad un preciso dovere civile. Sì, nessuno deve considerare il mare come una pattumiera. Né noi che ci viviamo accanto, né chi nell'entroterra, con disprezzo da suicida, lancia nei fiumi ogni sorta di scorie,. C'è da lavorare insomma per mantenere quel minimo di equilibrio che consenta a decine di migliaia di bagnanti di non tornarsene a casa schifati, a vacanze finite. «72 nostro obiettivo — dice ancora Mereu — è quello di verificare nuovamente il rapporto che c'è tra ogni posto-letto e ogni posto-spiaggia, adeguando le strutture se esistono squilibri di qualsiasi genere. Il turismo di rapina, meglio l'uovo oggi che la gallina domani, l'approssimazione e lo spregio per la natura non sono cose che piacciono ai friulani,. A Grado, qualche decina di chilometri ad oriente, la spiaggia vive anch'essa una stagione relativamente felice, soprattutto se paragonata a quella di altri luoghi di villeggiatura balneare. Qui non ci sono gli impianti di depurazione delle acque nere, i programmi pubblici ne prevedono la costruzione entro qualche anno, assieme ad una più razionale sistemazione fognaria. Tuttavia le dimensio ni del centro, 50 mila bagnanti nei periodi di punta, evidentemente garantiscono un minimo di «governabilità» della spiaggia. Gli scarichi dei li¬ quami, purtroppo, avvengono ancora a mare, portati da tubi che si allontanano per centinaia di metri dalla riva. Però, per un gioco di correnti che prevalentemente fluiscono verso Sud a semicerchio provenienti dall'Istria, l'acqua sembra sufficientemente limpida, il ricambio pare garantito. Non c'è mai stato alcun divieto di balneazione: il numero dei colibatteri è stato sempre di molto sotto la punta massima tollerabile. Franco Giliberto

Persone citate: Lignano, Mereu