Sol Linowitz è a Gerusalemme di fronte a un governo diviso

Sol Linowitz è a Gerusalemme di fronte a un governo diviso L'annessione della città provoca contrasti TEL AVIV — L'ambasciatore itinerante degli Usa in Medio Oriente, Sol Linowitz, inviato speciale di Carter, ha avuto ieri un lungo colloquio con il premier israeliano Begin. Linowitz ha osservato il massimo riserbo sul colloquio, affermando soltanto che sono stati discussi a fondo alcuni aspetti fra i più significativi della trattativa fra Israele e Egitto, cioè la questione di Gerusalemme. Dopo un secondo colloquio con Begin, oggi l'ambasciatore partirà per II Cairo. Ieri il candidato di Begin alla carica di ministro della Difesa, Moshe Arens. dopo le dimissioni di Ezer Weizmann (che ieri ha incontrato ad Alessandria il presidente Sadat). ha rifiutato l'incarico per contrasti di fondo con la politica del governo: »Non è un mistero — ha detto — che Sol Linowitz è a Gerusalemme di fronte a un governo diviso mi sono opposto agli accordi di Camp David e al trattato di pace». NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Tre famiglie arabe di Gerusalemme Est hanno appena ricevuto una comunicazione che conferma l'espropriazione delle loro abitazioni, nelle immediate vicinanze dei nuovi edifici amministrativi dove Begin vuole insediare i propri uffici. Questa iniziativa, alla quale i proprietari delle case intendono opporsi, dimostra che il progetto del governo resta all'ordine del giorno. Sembra però che alcuni ministri manifestino esitazioni di fronte al trasferimento della capitale, che può provocare un'ondata di proteste internazionali ancor più grave di quella causata dalla legge sull'annessione della parte. orientale di Gerusalemme, la quale ha comportato il trasferimento della maggior parte delle ambasciate dalla città. Anche la Bolivia ha annuii ciato il trasloco della sua rappresentanza a Tel Aviv: è l'undicesimo Paese su 13 a prendere questa decisione. Soltanto il Guatemala e la Repubblica Dominicana non hanno ancora aderito all'iniziativa. La stampa ha insistito sul fatto che il ministro dell'Educazione, Zevulun Hammer, si è pubblicamente pronunciato contro il trasferimento degli edifici di Begin e del Consiglio dei ministri, affermando che il momento non gli sembra 'Opportuno». Hammer ha precisato di essere «in linea di principio» favorevole al progetto, ma ha aggiunto: »Il mondo è contro di noi... non dobbiamo metterci in una situazione insostenibile, e dobbiamo sapere chiaramente che cosa sia importante e che cosa non lo sia». Per gli stessi motivi Hammer si è detto contrario «per il momento» all'annessione del Golan proposta da molti deputati della Keneseth. Copyright Ix Monde e per l'Italia I a Stampa