Il Bologna fa già soffrire i tifosi

Il Bologna fa già soffrire i tifosi La squadra rossoblu verso il torneo più difficile Il Bologna fa già soffrire i tifosi ASIAGO — Speravano in una diminuzione della penalizzazione, visto quello che è susscesso alla Lazio, qualcuno nel clan rossoblu tira un sospiro di sollievo. «Non è andata benissimo, ma nemmeno male». Adesso il Bologna può giocare a carte scoperte, sa quello che l'aspetta: un campionato difficile, avvelenato, da giocare sul filo del rasoio Gigi Radice ha tenuto ieri un discorsetto ai suoi ragazzi: «Ho ripetuto i concetti del primo giorno di raduno. I cinque punti di penalizzazione non devono condizionarci, dobbiamo farcela». Facile do dire, il problema rimane ed è molto grave. Con la conferma della squalifica per Savoldi, il Bologna perde poco meno di un miliardo; arriva lo straniero, Eneas, in compenso Radice perde il suo «bomber». Il compito che aspetta il Bologna, diciamolo francamente, è dei più difficili. Adesso che la Caf ha scritto la parola fine alla vicendascommesse, adesso che le speranze e le illusioni devono lasciare il passo alla cruda realtà delle cifre, riaffiorano i dubbi e i timori. Radice ostenta fiducia, ma la preoccupazione è ben visibile nel suo volto; anche nelle parole e nel tono di voce è trasparente l'ansia di un tecnico che cerca rivincita e si ritrova con un'incognita in più. «Una riduzione della squalifica — riconosce Radice — sarebbe stata accolta con gioia, inutile dirlo. Comunque sarebbe un errore' mettersi a piangere. La Coppa Italia sarà il nostro primo Importante collaudo, soltanto allora sapremo quali sono le nostre possibilità». Il Bologna pensa a rinforzarsi, questo sembra abbastanza scontato. Spinozzi e Mastropasqua potrebbero anche rifiutare il trasferimento e tornare al Bologna, nell'incertezza del domani è pacifico che il Bologna non rimarrà alla finestra. Fabbretti ha ripetuto sia a Radice che ai giocatori l'impegno della società: «Il Bologna — afferma con tono minaccioso — non meritava una pena cosi grave, paghiamo per supposizioni: è questo che mi addolora più d'ogni altra cosa». Dalle recriminazioni ai progetti per l'immediato futuro: «Aspettiamo le prime partite—continua — poi vedremo e valuteremo le eventuali soluzioni». Ad Asiago, dopo quasi una settimana di lavoro, è tempo di primi, provvisori bilanci. La squadra ha reagito bene alle stimolazioni di Radice, fra qualche giorno cominceranno i collaudi: il primo agosto contro la formazione dilettanti dell'Asiago, proba- burnente la vigilia di Ferragosto con il Vasco de Gama. ' «Non dimentichiamo però — ammette Radice — che non potrò ancora disporre di Eneas e che Colomba praticamente comincia solo adesso la preparazione. Insomma, per vedere il Bologna al completo bisognerà ancora attendere». Domandiamo all'allenatore se confida molto in Eneas. «Certo—risponde — l'ho voluto io, lo giudico adatto al nostro campionato». E Garritano? Il giocatore, reduce de due stagioni sfortunate, è pressoché inattivo da due campionati. «Lo so, conosco Garritano e i suol mezzi. Ha voglia di riscattarsi, se in condizioni fisiche buone può rappresentare un elemento-cardine nel nuovo Bologna». . Sarà come dice Radice, certo che il nuovo Bologna nasce nell'incertezza più completa. Radice ha fiducia, il presidente FabbretU si dichiara pronto a spendere se sarà necessario. Per il momento la verità sta nei fatti e non nelle buone intenzioni: meno cinque in classifica, uno straniero che nessuno ancora ha visto e che fa'slittare di giorno in giorno il suo arrivo in Italia, un Garritanò che non gioca da una... vita. Il futuro del Bologna è tutto da scoprire, ma fa già soffrire i suoi tifosi. . Franco Mognon

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