Il Billygate ad una svolta clamorosa Un ministro dice: «Parlai con Carter»

Il Billygate ad una svolta clamorosa Un ministro dice: «Parlai con Carter» Oggi si aprono contemporaneamente quattro inchieste sul caso Il Billygate ad una svolta clamorosa Un ministro dice: «Parlai con Carter» Civiletti aveva sempre negato di aver discusso con il presidente la vicenda del fratello e delle sue attività a favore della Libia: venerdì sera, d'improvviso, ha ammesso -,Una quarantina di parlamentari democratici propone, invece di Carter, la candidatura alla Casa Bianca di Muskie o Mondale WASHINGTON — II .Billygate», lo scandalo delle attività del fratello del presidente Carter a favore della Libia, ha assunto dimensioni maggiori del previsto. Oggi incominciano contemporaneamente quattro inchieste: la prima della sottocommissione giudiziaria del Senato, la seconda e la tersa della commissione giudiziaria e della commissione Esteri della Camera, la quarta del ministero della Giustizia. Le prime tre sono dirette ad accertare se il presidente Carter «abbia ostacolato il corso della legge» nella vicenda del fratello, oltre ad accertare naturalmente le respon— dabilità di Billy. L'ultima è diretta ed accertare se l'ostacolo al corso della legge lo abbia frapposto il ministro Civiletti. Il coinvolgimento nello scandalo di Civiletti. che è di origine italiana, rappresenta l'ultima e più clamorosa svolta del Billygate. Civiletti aveva sempre negato di aver discusso la vicenda con il presidente Carter o altri membri della casa Bianca o del governo: venerdì sera, d'improvviso, si è smentito ammettendo di averne parlato. L'ammissione è grave: se il ministro avesse taciuto, probabilmente il fratello del Presidente sarebbe incorso in un processo. Per capire in che cosa consiste lo scandalo, occorre rifarsi alla legge americana. Essa stabilisce che chi opera a favore di potenze straniere debbq iscriversi al registro 'dei rappresentanti commerciali dell'Estero. La violazione del regolamento contempla anche pene pecuniarie. In quasi due anni, Billy Carter aveva sempre negato di svolgere attività a favore della Libia. " Intorno al Billygate si giocano il Congresso del partito democràtico di metà agosto a New York e le elesioni presidenziali. Le contraddittorie dichiarazioni della Casa Bianca sullo scandalo hanno messo il Presidente in difficoltà. Il rinnovo del suo mandato sembra dipendere ormai dal rilascio degli ostaggi dell'ambasciata americana a Teheran. In mancanza di esso, il Presidente potrebbe forse sconfiggere Kennedy al Congresso, ma non il repubblicano Reagan alle elezioni. I democratici ne sono cosi consapevoli < che una quarantina di parlamentari hanno proposto la' candidatura di un terzo uomo: il segretario di Stato' Muskie o il vicepresidente Mondale. E si temono soprattutto le ripercussioni negative delle quattro inchie- ste in corso: la loro conclusione è prevista infatti per il 4 ottobre, un mese prima della chiamata alle urne. La posizione di Carter nel- • lo scandalo si è aggravata per i seguenti motivi; 1) La Casa Bianca ha sempre sostenuto che il Presidente era all'oscuro delle attività del fratello a favore della Libia, sebbene esse fossero incominciate circa due anni fa; 2) si è scoperto che lo scorso novembre o il Presidente in persona o sua moglie avevano chiesto a Billy d'intercedere presso Gheddafi per il rilascio degli ostaggi dell'ambasciata a Teheran; 3) il ministro Civiletti; nella sua ammissione, ha precisato di aver avvertito a giugno .{> Presidente che o il fratello si iscriveva al registro dei rappresentanti dei Paesi stranieri o rischiava il processo; 4) Billy, il quale aveva incassato 1Z0 milioni di lire dalla Libia nonostante tutti i suoi dinieghi, si è iscritto al registro a luglio. I sospetti che gravano su Carter sono duplici. Il primo come accennato è che abbia «ostacolato il corso della legge » in quanto non doveva ottenere informazioni dal suo ministro e mettere sull'avviso il fratello. Il secondo è che abbia fatto concessioni a Billy per permettergli di svolgere la sua attività. L'obiettivo di Glteddafi, nel coinvolgere il fratello del capo di governo di Stato americano in campagne a favore della Libia, era infatti di influire in qualche modo sulla politica della superpotenza, e di ottenere forniture che gli venivano negate. Su que-st'ultimo punto, in particolare, si discute della consegna di due Boeing 727 al governo libico, dopo che essi erano stati trattenuti su ordine di parte stessa per un paio di anni. Gheddafi. si sa, ambisce soprattutto ad avere gli Hercules C130, enormi aerotrasporti militari, che aumenterebbero enormemente l'importanza strategica delle sue forze armate. e. c.

Luoghi citati: Libia, New York, Teheran