Zanone: non diciamo «giammai» ad un confronto con i comunisti

Zanone: non diciamo «giammai» ad un confronto con i comunisti li segretario ha chiuso il Consiglio nazionale Zanone: non diciamo «giammai» ad un confronto con i comunisti Sul problema delle giunte ha auspicato un dialogo anche con le sinistre - La minoranza ha chiesto «maggior chiarezza» nella linea politica ROMA — I liberali sono con Zanone, ma la minoranza ha preteso, non senza clamore, maggior «chiarezza» nella linea politica dopo un palese segno di apertura verso la sinistra fatto dal segretario a proposito delle giunte locali. Nessun trasformismo — ha replicato Zanone — ma anche nessuna preclusione pregiudiziale, nessun «giammai» che «fa il gioco di coloro die sulla base di una nostra asserita indisponibilità al confronto con alcuni partiti tendono a escluderci da tutte le soluzioni, ancìic da quelle dalle quali non dobbiamo farci escludere». «Anche se noi riteniamo che le soluzioni in sede locale possono influenzare quelle nazionali — aveva detto Zanone — non possiamo porre una pregiudiziale ideologica contro i comunisti» e ancora: «Non c'è nulla di scaiidaloso, nulla di inopportuno se il pli e la sinistra libertaria anche quella di Lotta Continua, riescono a fare un po'dì strada insieme... bisogna poi distinguere fra ciò die è sinistra politica e sinistra sociale: le forze sociali sono per i liberali non degli antagonisti, ma degli interlocutori con cui bisogna intavolare un discorso diretto». Pronunciate al termine del Consiglio nazionale, queste frasf hanno sollevato le proteste della minoranza, che ha rafforzato i propri dubbi quando l'ex ministro Valitutti ha citato il «caso particolare» di Napoli dove, per la giunta comunale il pli, «deve essere aperto a tutte le posizioni, a tutte le decisioni, a tutti i rapporti die esso, nella sua libera e indipendente valutazione, ritenga utili e indispensabili per la difesa e la realizzazione dei valori, dei prindpi e delle esigenze die rappresenta». E' stato il consigliere Capelli, della mozione di minoranza «Autonomia liberale», a chiedere chiarezza. Che cosa significa — ha domandato Capelli — che «il pli svilupperà ogni opportunità di dialogo con le tendenze che possano consentire alla politica italiana più aperte articolazioni democratidie»? Che non è esclusa la possibilità di un apporto liberale a giunte di sinistra comprendenti i comunisti? Anche Bignardi a un certo punto ha interrotto la replica di Zanone per domandare: «Che cosa significa nella mozione di maggioranza dire che si escludono accordi in giunte in cui vi sia l'egemonia comunista? Che nei casiin cui il pei non esercita un ruolo egemonico vi potrà essere un apporto liberale in giunte con i comunisti?». Zanone è stato «costretto a sporgersi un po' di più dalla finestra», come ha detto, per spiegarsi meglio. «Nessuna altitudine al trasformismo — ha spiegato — ma se non vogliamo isolarci, se vogliamo assicurare al partito la possibilità di aprirsi a situazioni non del tutto negative, dobbiamo evitare quei "giammai" che servono soltanto a fare il gioco di coloro che, sulla base di una nostra asserita indisponibilità a un confronto con alcuni partiti, tendono a escluderci non solo dalle soluzioni die si devono escludere, ma andie da quelle dalle quali non dobbiamo farti escludere», : Nessun .accordo col pei, dunque, ma nessuna preclusione pregiudiziale.

Persone citate: Bignardi, Capelli, Valitutti, Zanone

Luoghi citati: Napoli, Roma