L'Italia cercava di uscire dalla guerra, Eden l'impedì

L'Italia cercava di uscire dalla guerra, Eden l'impedì Rivelazioni a Londra; sei tentativi fin dal M2 L'Italia cercava di uscire dalla guerra, Eden l'impedì DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Ben sei volle l'Italia cercò la pace tra il novembre '42 e l'agosto '43. fino alla «missione Castellano», ma tutte queste iniziative cozzarono contro l'implacabile ostilità di Antliony Eden, il ministro britannico degli Esteri. Tale fu la sua resistenza a ogni concessione die anche gli americani, benché meno intransigenti, dovettero rinunciare a qualsiasi negoziato con Roma. A ricordare questi fatti è Richard Lumb, direttore ed editore della rivista War Monthly, il cui articolo ha ricevuto ieri l'attenzione del Times. L'articolo — che apparirà nel numero di agosto della pubblicazione —ùìl risultato di una lunga indagine al Public Record Office, il grande archivio britannico di Stala Richard Lamb sostiene di aver trovalo documenti che mostrano come nessuna offerta italiana potesse infrangere l'opposizione di Eden: e spiega: «Eden era ardentemente an ti-italiano. La condotta di' Mussolini durante la crisi abissina e l'aver dovuto dimettersi da ministro degli Esteri nel 1938 gli avevano corroso l'anima». Eden, pertanto — prosegue Lamb — non si rendeva conto della forza dei sentimenti antifascisti in Italia, non era neppure al corrente del pensiero dei circoli monarchici In parte, questa ignoranza era il risultato della sua totale fiducia in Sir D'Arcy Osborne, quale informatore dall'Italia. D'Arcy Osborne era il ministro britannico presso il Valicano, 24 ore prima che il re li cenziasse e arrestasse Mussolini, aveva segnalalo a Londra che la monarchia era impotente dinanzi al fascismo. Molti dei fatti nurruti da Lamb sono noli: ma c'é qual die particolare nuovo. Il pri mo tentativo italiano di avviare un dialogo con gli alleati risalirebbe al novembre 1H42 dopo gli sbarchi anglo-americani, in Nord Africa. Con il consenso di Ciano, il nostro ambasciatore a Lisbona fece pervenire un messaggio all'ambasciatore inglese: ma Eden vietò qualsiasi contatto. Un mese dopo, tramite il nostro console à Ginevru, Londra veniva informata che il Duca di Aosta era pronto a «capeggiare una rivolta» contro il regime. Nessun successo. Il I" febbraio '43, Badoglio e Caviglia comunicavano di «voler prendere il potere». Badoglio proponeva anzi la formazione di un nuovo esercito italiano con i prigionieri allora in Cirenaica Anclic questa iniziativa, come le tre successive, non setteggiava l'intransigenza di Eden. Il ministro telegrafava a Churchill a Casablanca: «Il governo è concorde sulla necessità di minacciare l'Italia con una resa incondizionata. Il morale degli italiani patirà l'effetto desiderato quando sapranno che stanno per ricevere un irati amen lo ben duro». m.ci Fronte occidentale, 1939. Una rara immagine di Anthony ICdcn. Con le dimissioni di Chanibcrhiin e Churchill premier' sarebbe ridiventalo, dopo qualche mese, ministro dc|*li i'.slci i