«In cassaforte 56 verbali d'esame finché il ministro non ci pagherà»

«In cassaforte 56 verbali d'esame finché il ministro non ci pagherà» Protesta a Pisa d'una commissione di maturità «In cassaforte 56 verbali d'esame finché il ministro non ci pagherà» PISA — Poiché l'assegno non arriva i componenti di una commissione d'esame per la maturità, rifiutano di consegnare i verbali. Anzi, li hanno chiusi in cassaforte dove, affermano, resteranno sinché il ministero della Pubblica Istruzione non avrà onorato gli impegni. La clamorosa protesta avviene in due istituti professionali di Stato dove ha operato la medesima commissione, il «Giorgi» di Lucca ed il «Pascetti» di Pisa. La «grana» è sorta perché soltanto gli insegnanti della commissione, venuti da fuori sede hanno avuto l'assegno mentre non lo hanno ricevuto i membri interni e quelli aggregati (nominati dal provveditorato agli studi, dopo la rinuncia di qualche commissario incaricato direttamente da Roma). L'intera commissione, però, ha solidarizzato con i danneggiati, insieme con la presidente, prof. Adelaide Gesualdi, preside a Milano. La vicenda è stata spiegata dal prof. Vittorio Maione. preside di un istituto a Genova, il quale si definisce «an insegnante scomodo» e con «un fascicolo personale al ministero alto cosi...». Dice Maione: «Questi esami, così come sono fatti, vanno malissimo: non servono a niente poiché promuoviamo caterve di giovani dei quali non abbiamo la possibilità di accertare l'effettiva preparazione. Noi insegnanti poi non riscuotiamo alcuna soddisfazione e... neppure i soldi: hanno sbandierato il fatto che quest'anno pagavano meglio, ma l'indennità è rimasta la stessa. E' aumentato soltanto il forfait Ora è arrivata questa novità, che non pagano subito gli aggregati e i membri interni». Gli insegnanti spiegano che il ministero aveva preso impegno di pagare immediatamente alla fine degli esami («e non dopo mesi o addirittura anni, come è successo in pas saio», sottolinea un commissario). Invece hanno ricevuto un acconto soltanto i membri venuti da fuori sede, professori dì Napoli. Genova, Salerno e Milano. Gli altri? I provveditorati dicono di non avere fondi. «E allora i verbali, che ri guardano 56 studenti, li teniamo noi, anziché consegnarli alla scuola perché li pubblichi —dice un commissario — li sigilliamo in cassaforte, dopo averne reso impossibile la let tura mediante segni che conosceremo soltanto noi» Pare che addirittura la commissione voglia restare a presidiare i verbali. «Ci dispiace per gli studenti — afferma il professore di elettronica, Roberto Montefiori — ma io lo scorso anno ero in commissione a Prato e dal provveditorato di Firenze devo ancora avere 400 mila lire- o. in.

Persone citate: Adelaide Gesualdi, Maione, Pare, Roberto Montefiori, Vittorio Maione