Assassinato e sepolto nella calce viva perché aveva riconosciuto un rapitore

Assassinato e sepolto nella calce viva perché aveva riconosciuto un rapitore Ricostruita la feroce uccisione del commerciante Adelmo Fossati Assassinato e sepolto nella calce viva perché aveva riconosciuto un rapitore Il cadavere ritrovato nel giardino di una villa vicino a Lecco su indicazione dell'ex campione olimpico di ciclismo Moretti, in carcere con tre complici - Il sequestro nell'aprile scorso - La famiglia aveva pagato 350 milioni COMO - Rapito, ucciso, sepolto nel giardino di un elegante residence sotto uno strato di calce viva. Questa la orrenda firte di Adelmo Fossati, 35 anni, parente dei proprietari della «Star», la nota industria alimentare, corridore automobilista, titolare a Monza di una concessionaria d'auto. Il suo corpo è stato trovato l'altro ieri sera poco dopo le 21,45 dopo tre giorni di scavi all'interno del centro residenziale «Le Ville» in via Misericordia a Missagliola, una frazione di Missaglia, nella Brianza lecchese. Era completamente nudo, rannicchiato su un fianco. La pelle, in particolare il volto, orrendamente sfigurata dalla calce. Era stato sepolto ad un metro e mezzo di profondità nel giardino a poche decine di metri dalla villa in cui è stato tenuto prigioniero. Adelmo Fossati era stato rapito il 15 aprile scorso a Monza. Quattro malviventi a bordo di una Bmw grigia entrarono con l'auto nel cortile che dà sul retro del concessionario. Tre di loro scesero e, a volto scoperto, fecero irruzione nell'autosalone. Il Fossati cercò di opporsi al rapimento lottando con tutte le sue forze. Alla fine però dovette cedere. Venne così caricate sull'auto che ripartì a tutta velocità. Difficili furono le trattative; i banditi chiesero subito cinque miliardi. Poi si accontentarono, come prima «rata» di 350 milioni di lire, rata che venne pagata sulla autostrada Como-Milano. Il 23 maggio scorso la moglie del rapito. Anna Rosa Berto, 30 anni, ebbe una bambina, Beatrice. Disperata, la donna pregò i giornali di pubblicare la foto della neonata e poi fece un drammatico appello al rapitori del marito: «Fate vedere almeno ad Adelmo la foto della sua bimba». Ma i rapitori, spietati, non lo fecero. Una ventina di giorni fa l'assassinio. Adelmo Fossati forse' li a riconosciuto uno dei suoi rapitori. Per questo è stato ucciso. Non si sa in che modo. Il prof. Ritucci dell'Università dì Milano, che ha coni piuto ieri l'autopsia sul corpo del rapito, non ha trovato lesioni provocate né da armi da fuoco né da armi da taglio. Cadono così le ipotesi avanzate in un primo momento che Adelmo Fossati possa essere stato ucciso sgozzato con .un punteruolo o a colpi di pistola. I carabinieri di Monza da tempo avevano identificato alcuni dei rapitori. L'altro giorno, dopo centinaia di appostamenti, hanno deciso di agire. Gli arrestati sono quattro. Si tratta di una parte della banda siculo-calabra che ha compiuto il sequestro. L'arresto di altre persone dovrebbe essere imminente. Ma ecco i nomi degli arrestati; Pietro Miragliotta, 38 anni, commerciante originario di Piraino (Messina), abitante a Milano; la sua amica Maria Pompio Aloe, 33 anni, originaria di Ceglie Messapico (Brindisi), abitante a Milano; Carmine Pantaleo, 51 anni, imbianchino, originarlo di Palermo, abitante a Milano; Umberto Moretti, 37 anni, originario di Vignate (Milano) residente a Pioltello. E' stato Umberto Moretti, che tra l'altro è stato campione olimpionico dì ciclismo, a indicare ai carabinieri dove era stato sepolto il cadavere di Adelmo Fossati. L'uomo che è proprietario della villa di Missaglia dove il sequestrato è stato tenuto prigioniero, ha cercato di giustificarsi: «Si, ho aiutato anch'io a seppellirlo — ha detto —, mi puntavano i fucili. Ho dovuto scavare per ore. Una fossa prò- fonda, alta come me». Il Moretti è preciso nelle sue indicazioni. Sbaglia solo di mezzo metro. Dieci minuti dopo, alla luce delle pile, uno degli uomini che partecipa allo scavo, lancia un urlo. «E' qui, è qui!». Umberto Moretti assiste alla scena impassìbile. Solo quando intravvede il cadavere che lui stesso una ventina di giorni fa aveva sepolto, ha un leggero tremito. Poi viene immediatamente portato via dai carabinieri. Adolfa Caldarini Una delle ultime foto di Adelmo Fossati prima di una corsa