Forse la Torino-Savona sarà riaperta fra breve di Renato Rizzo

Forse la Torino-Savona sarà riaperta fra breve Si attende il sopralluogo dell'Anas Forse la Torino-Savona sarà riaperta fra breve Si fa strada l'ipotesi del riprìstino del doppio senso di marcia nel tratto Ceva-Altare - Dovrebbe essere potenziato il servizio di vigilanza - «Multanova» e severe sanzioni per gli indisciplinati TORINO — L'autostrada «ammalata» subirà, all'inizio della prossima settimana, un'ennesima «visita fiscale»: responsabili dell'Anas e dei Lavori Pubblici la analizzeranno «metro per metro» specialmente lungo il tratto appenninico chiuso il 15 luglio al traffico diretto in Riviera. E' un sopralluogo che potrebbe preludere alla riapertura completa dell'arteria in risposta anche alle dichiarazioni della società che gestisce l'impianto e che, mercoledì, aveva commentato: «Non riteniamo, per quanto di nostra competenza, di dover modificare l'ordinama: siamo, tuttavia, disponibili a prendere in esame e ad attuare, nei tempi tecnici strettamente necessari, quelle disposizioni che Ministero e Anas vorranno prescrivere». Voci di riapertura, dunque, mentre si accavallano le pro¬ teste degli autotrasportatori e dei sindaci dell'Alta Val Bormida che, nella riunione di sabato scorso alla Prefettura di Savona, avevano manifestato a gran voce il loro parere negativo alla parziale chiusura dell'arteria. Gli amministratori lamentavano il traffico caotico che il provvedimento riversava sulle strade dei loro Comuni, i sindacati dei camionisti erano arrivati a lanciare un ultimatum: «O si ripristina il doppio senso di marcia sull'autostrada o bloccheremo il traffico merci nelle province di Savona e di Cuneo». La «spinta» più consistente all'eventuale riapertura è, forse, stata la presa di posizione della Polizia Stradale che. nella stessa riunione in Prefettura, aveva proposto una maggiore sorveglianza con l'apporto di nuove pattuglie e di Multanova muniti di telecamere. Una considerazione che si allaccia a quanto il ministro dei Lavori Pubblici, Compagna, aveva detto avallando a metà luglio l'ordinanza di chiusura dell'impianto: «E' stato richiesto al ministero dell'Interno di studiare la possibilità d'intensificare, specie nel periodo estivo, la sorveglianza lungo quel tronco autostradale soggetto a numerosi limiti di velocità e a divieti di sorpasso, la cui stretta osservanza può contribuire in modo determinante ad evitare incidenti». Alla base di questa possibile «fine dell'esperimento di chiusura temporanea», quindi, un consistente aumento dei controlli: il colonnello Lamponi della polstrada di Savona aveva parlato di 25 pattuglie dislocate nei punti critici fra la città ligure e Ceva. Ed aveva aggiunto: «Occorrono ammende più elevate per chi trasgredisce a certe norme del co dice, bisogna arrivare anche a richieste per la revisione delle patenti degli automobilisti particolarmente indiscipli nati». La decisione di sbloccare l'attuale senso unico per chi arriva dalla Riviera si sarebbe concretizzata attraverso un ventaglio di incontri avvenuti in questi giorni a Roma: colloqui fra i tecnici dell'Anas e i dirigenti dell'autostrada, interventi di politici. Il vice presidente della Regione Pie monte, Bajardi, s'è trovato, l'altra mattina, insieme al senatore Urbani, con i respon sabili del ministero e rappre sentanti della direzione gene< rate dell'Anas. Bajardi s'è dichiarato ..perplesso» sul provvedimento di chiusura parziale ed ha ribadito -la necessità di procedere a provvedimenti urgenti che migliorino nel concreto le condizioni di sicurezza». Intanto, attorno alla Torino-Savona continua il rosario di riunioni e dibattiti: ieri sera è stata convocata in seduta straordinaria la giunta comunale di Millesimo per decidere se schierarsi accanto agli au tatrasporbatori nella loro protesta: «I nostri paesi sono assediati dal traffico — lamen tano amministratori ed abitanti dell'Alta Val Bormida —. Durante la settimana passano colonne di Tir che fanno tremare muri e sfiorano balconi; nei weekend è anche peggio: code, clacson, perìco lo». E c'è chi aggiunge: «Qualcuno sperava che, almeno, questo disagio fosse compensato da maggiori introiti di bar e ristoranti. Invece, s'è verificato il contrario'. ' Renato Rizzo

Persone citate: Bajardi, Compagna, Urbani

Luoghi citati: Alta Val Bormida, Cuneo, Millesimo, Roma, Savona, Torino