Gallucci, il magistrato del «caso Moro» forse nuovo procuratore capo di Roma di Giuseppe Zaccaria

Gallucci, il magistrato del «caso Moro» forse nuovo procuratore capo di Roma Sostituisce De Matteo passato in Cassazione fra le polemiche Gallucci, il magistrato del «caso Moro» forse nuovo procuratore capo di Roma ROMA — Achille Gallucci, 66 amili il giudice del caso Moro, sarà probabilmente il nuovo procuratore capo di Roma. L'investitura non è ancora ufficiale, anche perché ieri, a tarda sera, la seduta in cui il Consiglio superiore della Magistratura discuteva della nuova, delicata nomina proseguiva ancora, fra aspri contrasti. Gallucci può già contare, però, su un elemento di notevole importanza: l'indicazione unanime del suo nome fatta da parte della commissione per gli incarichi direttivi, quella che prima della seduta plenaria ha avuto il compito di valutare i titoli dei dodici aspiranti a una delle poltrone più scomode, ma anche più ambite, degli uffici giudiziari italiani. In Consiglio, Gallucci ha potuto contare sull'appoggio incondizionato dei moderati di «Magistratura indipenden¬ te», che hanno fatto blocco coi membri laici di estrazione democristiana. La battaglia dei giudici di sinistra, impegnati nel sostenere la candidatura di Antonio Corrias. sostituto procuratore- generale della Cassazione con fama di ..apolitico», è apparsa perdente già dopo le prime ore di discussione. I moderali hanno opposto alla candidatura di Corrias (definito dai suoi avversari «uomo troppo rigido, inadatto u un. ambiente come quello della' Procura») le caratteristiche personali e soprattutto i titoli professionali di Gallucci. A un cerio punto era emersa anche una candidatura di compromesso, quella di Rabba. sostituto alla Procura generale di Firenze: la proposta però si è scontrata ancora una volta con l'atteggiamento del blocco moderato, che ha respinto con durezza anche un ultimo tentativo, quello di far slittare la decisione al prossimo autunno in attesa di comporre nuovi equilibri. Nelle ultime settimane tutti i settori della magistratura avevano sottolineato l'urgenza di un intervento che, col trasferimento alla Cassazione dell'ex procuratore Giovanni De Matteo, il Csm aveva attuato solo in parte. In questo quadro, la designazione di achille Gallucci appariva quasi scontata, anche se contrastata fino all'ultimo. Nel complicato gioco delle previsioni, molti hanno sottolineato un particolare: la domanda di Gallucci è giunta al Csm solo poco prima delle venti dell'altro ieri, cioè quando i termini per la presentazione delle candidature stavano scadendo. Il consigliere istruttore ha deciso di presentare ufficialmente la sua domanda solo all'ultimo momento: evidentemente — è il parere di molti — quando ha raggiunto un sufficiente grado di certezza sulle sue probabilità di riuscita. La procedura a questopunto prevede che, avvenuta la designazione, il Consiglio richieda al ministro di Grazia e giustizia un parere che non ha efficacia vincolante, e che comunque non è mai stato di fiorine da quello espresso dall'organo di governo dei magistrati. Una volta ottenuto l'assenso di Morlino, il Cs renderà ufficiale l'investitura. Gallucci è in magistratura dal '41: è nato a Tuglie, in provincia di Lecce, il 24 febbraio del 1914. La sua carriera è stata fra le più rapide: due anni da pretore a Roma, poi giudice aggiunto al tribunale, quindi dal '53 giudice istruttore, Cinque anni dopo, procuratore della Repubblica a Vasto. Quindi, nel '73, di nuovo a Roma, alla corte d'appello. Dal primo gennaio del '74. Gallucci è alla guida dell'ufficio istruzione : per le sue mani sono passati alcuni fra i casi più scottanti degli ultimi anni: da piazza Fontana agli scandali finanziari, per giungere, nel '78, all'indagine che partita dalla strage di via Fani ha investito tutte le articolazioni del terrorismo italiano. La sua gestione, anche se improntata a una naturale^ cordialità di rapporti, non è stata priva di contrasti. Nel '76 un sostituto, Giancarlo Arinati, lo accusò in un rapporto di eccessiva benevolenza verso un costruttore, Enrico Filippini, che secondo la Procura aveva simulato il proprio sequestro. La vicenda fini senza conseguenze. Giuseppe Zaccaria

Luoghi citati: Roma, Tuglie, Vasto