Sciopero dogane: disagi alle frontiere

Sciopero dogane: disagi alle frontiere Il personale non fa prestazioni straordinarie, né lavora fuori ufficio Sciopero dogane: disagi alle frontiere ROMA — Difficoltà e disagi ai valichi di frontiera terrestri, aerei e marittimi: i lavoratori delle dogane aderenti all'Unione nazionale dei sindacati autonomi (Unsa) e all'Associazione nazionale dei dirigenti statali (Dirstat) si astengono dal lavoro straordinario e dalle prestazioni fuori dall'ufficio. L'agitazione, iniziatasi ieri, durerà sino a sabato provocando, in un periodo dì cosi intenso traffico di viaggiatori e merci, un sensibile rallentamento, con ingorghi e ritardi. Le due organizzazioni protestano per la decisione del ministro delle Finanze Reviglio di cooptare, in occasione della riforma dell'amministrazione finanziarla, il personale delle dogane in un unico ruolo dei finanziari. Se venisse attuata — avvertono i sindacati — ne risulterebbe pregiudicata l'autonomia funzionale della categoria, indispensabile per consentire maggiore speditezza nei traffici internazionali e una efficace lotta alle evasioni fiscali. In altri settori del pubblico impiego si registrano, invece, segnali positivi. E' stato firmato ufficialmente ieri il nuovo contratto dei 600 mila dipendenti degli enti locali (Comuni e Province) e delle Regioni. Il contratto è stato sottoscritto dalla Cgil, dalla Cisl e dalla Uil, e dai sindacati autonomi Cisal, Cisas, Confali, Confsal. Per i postelegrafonici sono cominciate a Palazzo Vidoni le trattative tra il ministro della Funzione pubblica Giannini e i sindacati per il nuovo contratto. La Federazione unitaria della categoria ha illustrato i contenuti della piattaforma, soffermandosi in particolare sui temi della professionalità, dell'ordinamento del personale, della retribuzione, dell'orario, degli istituti del congedo, del pensionamento e del conglobamento. Sulla parte economica, la federazione Cgll-Cisl-Uil dei postelegrafonici si è dichiarata disposta ad accogliere una anticipazione contrattuale, purché sia articolata in due parti, di cui la prima finalizzata alla revisione delle competenze accessorie sulla base dell'intesa definita venerdì scorso. Il costo complessivo dell'acconto sarebbe di 120 miliardi di lire, secondo la valutazione del governo, g. c. f. Brennero. L'ingorgo di autotreni alla frontiera, causato dalle agitazioni del personale «autonomo» delle dogane (Tel. Ap)

Persone citate: Giannini, Reviglio

Luoghi citati: Roma