Con la «tavoletta alata» del windsurf corse sui mari e affari per miliardi di Paolo Bertoldi

Con la «tavoletta alata» del windsurf corse sui mari e affari per miliardi C'è chi ha doppiato Capo Horn, velocità 40 km l'ora Con la «tavoletta alata» del windsurf corse sui mari e affari per miliardi L'estate 1980 sarà l'estate del windsurf, o meglio delle imprese in windsurf, perché l'attrezzo è in sé ormai superaffermato. Poco tempo fa i pazzi delle tavole a vela sorprendevano con le loro evoluzioni a cento metri dalla spiaggia. Pareva incredibile che una persona, in precario equilibrio su un asse di materiale sintetico, potesse manovrare i pochi metri quadrati di tela fino a bordeggiare con l'eleganza di un veliero. Eppure accadeva e la felice invenzione del californiano Hoyle Schweizer in poco più di una dozzina d'anni si è diffusa a macchia d'olio nel mondo. Negli ultimi ventiquattro mesi questo Mozart degli attrezzi sportivi che giovanissimo ha conquistato il riconoscimento dei conservatori dell'Iyru (la federazione internazionale) ed è stato proposto per le Olimpiadi dell'84, ha fatto registrare il record di velocità a 22 nodi, oltre 39 chilometri-ora, ha permesso agli hawaiani di Inventare acrobazie di ogni tipo, volate tenendo la tavola di coltello sull'acqua o addirittura salti in alto di tre o quattro metri prendendo lo slancio sui frangenti delle onde. Come non bastasse, il francese Frédéric Beauchène, partito da Puerto Williams, 2800 km a Sud di Santiago, ha percorso 600 miglia marine in tappe di dieci ore fino a doppiare Capo Horn. La punta meridionale dell'America, il capo dei capi, terrore di ogni onesto capitano di clipper, è stata, si può dire, ridicolizzata. Ma per valorizzare il nuovo sport esce perfino una rivista specializzata, il Surf. I diecimila italiani surfisti del '78 sono raddoppiati di numero nella stagione successiva e si avviano a triplicarlo in questi giorni. Surf è moderno, surf è stupendo. Allo slogan si accompagna la corsa al «giocattolo dei grandi» ed alle scuole che insegnano ad utilizzarlo. Il giro d'affari in Europa è di centinaia di miliardi. Alberto Diaz, un cagliaritano studente dell'Isef, campione italiano e responsabile della International Windsurfer School, sarebbe l'istruttore degli istruttori, era a Torino giorni or sono per definire alcune particolarità della Pola-Cervia cui si è Iscritto. Questa corsa di circa 80 miglia è stata effettuata in passato con gli sci d'acqua. Ora verrà aperta allo sport dell'avvenire, richiedendo sforzi prolungati di quindici e più ore. Una tavola a vela costa dalle settecentomila lire a un milione. A Torino la Star Cut è una delle maggiori industrie che lavorano nel campo, dedicandosi specialmente all'esportazione. Anche Vassena, Lord Mares ed altri fabbricano questi attrezzi. Per la Sardelli di Varese l'architetto Vallicelli, progettista di cabinati presenti a tutte le più importanti regate del mondo, tra cui la famosa Fastnet, ha disegnato un windsurf di stile. In Francia uguale abbinamento, grosse imbarcazionl-piccoli windsurf, avviene nei cantieri Benetau, Jeanneau e Dufour. Marchi molto diffusi in Europa e riconosciuti dalla Federazione sono Windsurfer (Olanda) e Windglider (Olanda). Le tavole in versione regata, cioè nelle misure stabilite dall'Iyru, sono lunghe m 3,90. larghe 0,60 e devono pesare 18 kg; ma ve ne sono di misure leggermente differenti. Alcune ditte tra cui la Lord di Corte dei Frati hanno crea¬ to anche minisurf per ragazzini. Giovanni Piatti, uno dei primi torinesi ad interessarsi di questa attività, consiglia però: «Ad un bimbo non è il caso di proporre un oggetto troppo raffinato che non gli servirà più tardi, quando avrà superato i 50 kg di peso». In ogni centro della Liguria sono fiorite le scuole di windsurf. Quelle di Imperia, Sanremo (istruttore Daidola), Alassio, Arenzano. Loano. Spotorno, Varazze, Chiavari, Lavagna sono le più note, ma non vi è centro balneare, se non stabilimento, che non metta a disposizione dei principianti istruttori e tavole. Con dieci lezioni, costo 50-70.000 lire, la carriera di equilibrista del mare è aperta a tutti. Vicino a Torino, una sezione di windsurf è stata recentemente aperta anche sul lago di Avigliana con l'ex campione di canottaggio Elio Pallard ed Andrea Fanti come maestri. Altre sono organizzate al Viverone dalla Motonautica Italiana e dal Circolo Nautico di Torino (insegnante Galiberti). Paolo Bertoldi Un esperto di windsurf impegnato in una bella virata