La Francia adotterà drastiche misure contro il terrorismo internazionale

La Francia adotterà drastiche misure contro il terrorismo internazionale Tensione e polemiche dopo gli attentati a Bakhtiar e Al Bitar La Francia adotterà drastiche misure contro il terrorismo internazionale PARIGI — Dopo la riunione settimanale del governo francese il presidente della Repubblica Valéry Giscard d'Estaing ha fatto diramare ieri un'energica dichiarazione contro il terrorismo, in seguito all'assassinio a Parigi dell'ex primo ministro siriano Al-Bitar e all'attentato contro l'ex-premier iraniano Shapur Bakhtiar. «Lo Francia — dice la dichiarazione di Giscard d'E¬ staing — resterà la terra dell'asilo politico, ma non diventerà la base di stranieri che cercano di organizzare atti di violenza». Le «guardie rivoluzionarie» dell'Iran hanno minacciato di attaccare interessi francesi nel Medio Oriente se non saranno rilasciati i cinque attentatori alla vita di Bakhtiar, che hanno causato la morte di un agente della polizia francese e di una donna. Intanto gli inquilini dell'immobile di Neuilly dove è avvenuto l'attentato contro Bakhtiar, hanno chiesto in una petizione alle autorità che l'ex primo ministro iraniano cambi casa. Gli inquilini si dichiarano «indignati per il rischio rappresentato dalla presenza di una personalità minacciata da fanatici», e si lamentano inoltre di essere sottoposti a costanti perquisizioni. «J7 nostro palazzo è stato trasformato in una fortezza». Hanno chiesto nella petizione che tutti gli esuli politici vengano collocati in una stessa località •lontano dalla popolazione». La stessa richiesta e stata formulata dai sindacati dei poliziotti al ministro dell'Interno, Bonnet, dopo l'uccisione dell'agente nel corso dell'azione terroristica contro Bakhtiar. Ieri mattina centinaia di poliziotti hanno deposto una corona sulla tomba dell'agente ucciso dagli attentatori. Il ministro dell'Interno Christian Bonnet ha detto per l'occasione che la giustizia sarà «rapida, esemplare e rigorosa». Come il presidente della Repubblica, anche il ministro ha detto che la Francia manterrà fede alla tradizione che fa del Paese un rifugio si¬ curo «per i veri profughi», ma non diventerà ricetto di as sassini. «Prenderemo tutte le misure preventive, previste dalla legge e che la sicurezza pubblica impone — ha detto Bonnet — per evitare lo svilimento del diritto d'asilo politico».

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