Golzio (Abi): «Danneggerebbe la produzione»

Golzio (Abi): «Danneggerebbe la produzione» Golzio (Abi): «Danneggerebbe la produzione» Non aumentano, por ora gli interessi sui prestiti DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — I tassi di interesse bancari attivi e passivi per ora non aumenteranno. Lo ha deciso il comitato esecutivo dell'Abi. che si è riunito ieri per esaminare la possibilità di un adeguamento dei tassi d'interesse in base alla situazione del mercato monetario, anche in riferimento alle recenti decisioni della Banca d'Italia circa l'anticipato rinnovo dei limiti di contenimento dell'espansione degli impieghi bancari. Il «prime rate», almeno ufficialmente, rimane al 19.50. ma le grandi banche della cosiddetta «intesa» da tempo lo hanno innalzato di due punti. «La nostra decisione di non ritoccare i tassi di interesse — ha dichiarato al termine della riunione, il presidente dell'Abi. Silvio Golzio — è un segnale che diamo al sistema. In un momento difficile per la nostra economia che mostra segni evidenti di rallentamento dell'attività produttiva e della domanda di credito, ed in attesa della definizione dei provvedimenti anticrisi del governo, abbiamo ritenuto negativa ogni decisione di aumento dei tassi in particolare del "prime rate", l'interesse sui prestiti ai migliori clienti». Ciò non toglie che alcuni istituti di credito applichino un «prime rate» superiore a quello fissato dall'assóciazione. proprio perché hanno la necessità di dover rientrare nel plafond stabilito dalla Banca d'Italia. Del resto si sta assistendo ad un assottiglia¬ mento della fascia di aziende che possono usufruire del «prime rate». La decisione di non ritoccare i tassi in attesa di conoscere i nuovi sviluppi del mercato, conferma l'atteggiamento preso dall'Abi sin dall'inizio dell'anno e ribadito più volte. C'è stata forse, ancora ieri, una scarsa attenzione da parte delle banche ai segnali dati dalla Banca d'Italia con i suoi provvedimenti di restrizione del credito? «Assolutamente no — ha rilevato Golzio — noi non abbiamo seguito pienamente le indicazioni della Banca d'Italia perché abbiamo preferito seguire la situazione di mercato e valutare il preoccupante andamento del¬ l'attività industriale». La stessa preoccupazione, di evitare un aumento del costo del denaro, è stata anche alla base della decisione di non rialzare i tassi passivi sui depositi. Né c'è stata, d'altronde, una caduta rilevante della raccolta delle banche, si da imporre una revisione dei tassi passivi. LAbi tornerà comunque ad esaminare la temperatura del mercato monetario per valutare le opportunità di ritocco dei tassi, alla ripresa dell'attività, dopo il periodo estivo che tradizionalmente non riserva sorprese. La prima riunione del comitato esecutivo dovrebbe svolgersi nella seconda decade di settembre.

Persone citate: Golzio, Silvio Golzio

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