Primo oro

Primo oro Primo oro (Segue dalla 1 ' pagina) nel cielo. E poi il senso dell'equilibrio, la potenza muscolare. Un fucile, in questo caso un Beretta SO speciale, pesa circa tre chili e mezzo: bisogna alzarlo e abbassarlo ad ogni piattello, alla fine di una gara un tiratore solleva quattordici quintali. Il contraccolpo sulla spalla è di circa cento chili, i temili di reazione allo sparo sono più o meno di sei decimi di secondo, al primo cólpo (di prima canna, come si ' dice in gergo) bisogna centrare il piattello, che parte a centoventi chilometri l'ora, a una distanza di 30-35 metri. Di seconda canna si arriva attorno ai cinquanta. Quasi tutti i tiratori provengono dalla caccia. Lo stesso Giovannetti, un po' imbarazzato, ha con lessato dopo la gara che sparare a pernici e fagiani rimane il suo passatempo preferito. E cosi tutti gli altri. Gli affiliati alla federazione sono un milione 600 mila, un terzo dei quali praticanti. Il resto fa parte dell'altissimo numero di cacciatori, che in Italia superano i due milioni e che in fondo, seppur indirettamente, vivono l'oro olimpico di Giovannetti come un successo dell'intera categoria. Il tiro non è sport d'elite. Un buon fucile costa sui due milioni, un tiro, fra piattello e cartucce, circa duecento lire. Giovannetti spara diecimila colpi l'anno (due milioni in lire") ma è il migliore del mondo e si deve allenare con continuità: inoltre fucile e cartucce sono il gratuito frutto della gloria. Per un dilettante vero, nel senso letterale della parola, il tiro al piattello costa come godersi la neve sugli sci. C'aiio Coscia

Persone citate: Beretta, Coscia, Giovannetti

Luoghi citati: Italia