Novità a Cortina turista economo
Novità a Cortina turista economo Viaggio nelle località di villeggiatura Novità a Cortina turista economo DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CORTINA — La vetta del monte Cristallo è nascosta dietro una coltre di nuvole, sbuffi bianchi fanno da aureola alle Tofane. Lungo corso Italia passeggiano i turisti, nella Piazza — il salotto di Cortina — signore eleganti, ragazze con pettinature alla afro, si pavoneggiano con aria indifferente (ma non vera), compiaciute delle occhiate ammirate dei giovani abbronzati. Cortina si prepara a vivere la meravigliosa parentesi dell'estate: il maltempo ha forse ritardato l'arrivo dei primi turisti, ma non li ha scoraggiati. Pensioni e «meublés» sono esauriti, gli alberghi si stanno riempiendo, per agosto non c'è più un posto libero, le prenotazioni fioccano ogni giorno, da ogni parte del mondo. I grandi ristoranti, i «nights» più alla moda sono ancora chiusi, ma negli altri c'è ressa. Una moltitudine di turisti, qualcuno scottato dal sole delle alte vette, la maggioranza ancora pallida, si riversa ogni giorno su Cortina, attratta dal fascino di questo centro di villeggiatura, forse più noto per le sue entusiasmanti elezioni di miss che per le meravigliose passeggiate che si possono fare in uno scenario unico al mondo. «C'è stato un leggero calo di turisti italiani, appena avvertito — dice Enrico Rossaro, direttore dell'Azienda autonoma di Soggiorno — nientre è in aumento il numero degli stranieri». Il brutto tempo non ha creato sinora dei problemi. «Noi — dice il direttore — abbiamo assicurate prenotazioni di grosse comitive da un anno all'altro. Il maltempo, al massimo, obbliga i turisti a ridurre il loro soggiorno, ma vengono tutti ugualmente». A luglio Cortina vive di un •turismo di transito: «La permanenza media si aggira intorno ai due giorni. Forse gli italiani si fermano un po' di più». Ad agosto, invece, i villeggianti cambiano, arrivano i clienti abituali, quelli delle ville, dei grandi alberghi, che trascorrono a Cortina anche due settimane. La città si trasforma, tórria ad èssere quel centro mondano che fu caro alle cronache rosa degli Anni 50 e 60. «Cortina ha un'immagine falsa — afferma Rossaro — si parla sempre di turismo d'elite, mentre non è vero. Noi siamo in grado di accogliere turisti di ogni ceto sociale, offrendo sistemazioni secondo le possibilità economiche di ognuno, dal campeggio all'albergo di lusso. Un cocktail di clientele diverse che non si disturbano l'una l'altra». Ogni estate la popolazione di Cortina passa dagli ottomila abitanti alle trentamila presenze. «Tutti ricchissimi? — chiede ironico Rossaro — Cortina è come Parigi o Londra, ha un'atmosfera particolare che piace e attira tutti, industriali e operai, impiegati e artisti. Nessuno si lascia influemare da quello che fanno gli altri». I prezzi sono contenuti, sostengono gli operatori turistici: in verità, anche se bisogna fare attente ricerche, si possono trovare ristoranti dove si può mangiare con modica spesa, ma certe boutiquesùi corso Italia rivaleggiano m fatto di prezzi con quelle di New York. Ugo Pompanin, famoso «scoiattolo» delle Dolomiti, proprietario di un ristorante al rifugio Lagazuoi (2700 metri), che si raggiunge comodamente con un'ardita funivia, afferma che a Cortina, da qualche anno, arrivano turisti «normali, di quelli che spendono con parsimonia, sema fare follie». Nel suo locale si fa la fila per pranzare, molti turisti (in maggioranza tedeschi) si portano panini e birre-e si accontentano di prendere un cappuccino bollente per combattere il vento gelido che squassa il terrazzo. Per Pompanin quest'anno «le cose non vanno molto bene. C'è un certo calo, specialmente di tedeschi. Con la svalutazione c l'aumento dei pressi, si avverte di più la concorrenza dell'Austria». L'anziano «scoiattolo» non è però pessimista: «Non è il caso di lamentarsi, per ora. A Cortina i turisti verranno sempre perché qui trovano qualcosa di unico al mondo». Tranquille passeggiate nei boschi, facili ascensioni sulle cime più famose servendosi delle «vie ferrate» appositamente preparate dalle guide («Chiunque abbia un po' di pratica può arrampicarsi lungo quelle pareti — spiega Pompanin —; un cavo d'acciaio sistemato lungo la parete, e a cui il turista è assicurato con una corda, e la presenza di una guida eliminano ogni pericolo»), campi da tennis, golf, equitazione: Cortina offre divertimenti per tutti i gusti Città dal doppio volto — sportivo e mondano — possiede un fascino misterioso, adagiata nel paesaggio delle Dolomiti, con i suoi cento chilometri di piste di sci, gli «scoiattoli» con il maglione rosso, le gite in slitta o in carrozza al chiaro di luna, il silenzio dei boschi, l'aria pura delle cime. Qualcuno, però, rimpiange il passato, quando Cortina era un centro mondano, punto d'incontro dei più celebri nomi del Gotha dei miliardari e di quello dal sangue blu, appuntamento obbligato per play-boys abbronzati e maliarde dagli occhi assassini. «Erano tempi migliori — sospira un taxista, da ore fermo in vana attesa nel posteggio della Piazza. — Gente bella, tanti sòldi. Ogni notte una festa». for>
Persone citate: Enrico Rossaro, Pompanin, Rossaro, Ugo Pompanin
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