Vittorino Colombo prendo il posto di Donat-Cattin

Vittorino Colombo prendo il posto di Donat-Cattin Il nuovo vicesegretario della de Vittorino Colombo prendo il posto di Donat-Cattin È anch'egli esponente di Forze Nuove - La direzione de ha iniziato la discussione sulle giunte regionali e sui problemi del Mezzogiorno Confermata una «linea flessibile per la composizione dei governi locali» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — La nomina, ieri da parte della direzione de, di Vittorino Colombo a vicesegretario unico del partito è stata una semplice ratifica di una decisione di vecchia data: fu presa quando Donat Cattin, suo capocorrente, do vette abbandonare la poltro na per le vicissitudini riguardanti l'attività terroristica di suo figlio e per le quali lui stesso e il presidente Cossiga dovettero comparire davanti alla commissione inquirente (e il 23 prossimo toccherà al Parlamento riaffrontare il caso). A decretare che Colombo sarebbe stato l'unico vicesegretario, provvide poi la conclusione del recente consiglio nazionale de: mancato l'accordo tra la maggioranza (ormai definita «dei preambolo») e la minoranza (gli zaccagniniani), l'ipotesi di uno sdoppiamento diplomatico della carica perdeva ogni ragione. Vittorino Colombo è il numero 2 di «Forze Nuove». Nato a Albiate, presso Milano, il 3 aprile 1925, è stato operaio, partigiano e sindacalista. Si è laureato in economia e commercio e ha scritto numerosi saggi su argomenti quali la riforma dello Stato, il decentramento e l'autonomia degli Enti locali, la programmazione economica, il commercio estero, l'informazione televisiva. In seno alla democrazia cristiana ha diretto l'ufficio centrale per i problemi dell'economia e del lavoro, quello per gli Enti locali e quello per il programma sociale. Fu deputato dalla terza alla sesta legislatura (1958-76), quindi senatore nella settima e ottava. Conta pure una plurima esperienza ministeriale: alle Poste nel terzo e quinto governo Andreotti e nel primo Cossiga, ai Trasporti nel quarto Andreotti, al Commercio estero nel primo Rumor, alla Marina mercantile nel secondo Rumor e alla Sanità nel quinto Rumor. Nel terzo gabinetto Moro fu sottosegretario alle Finanze. Intervistato dopo la conclusione dei lavori. Colombo ha detto di considerare l'incarico «un impegno molto grave, soprattutto in reiasione alla definizione della strategia del partito per gli Anni Ottanta». Il neovicesegretario ha tenuto a precisare che la de non si avvia a questa meta divisa, malgrado certe diversità emerse al consiglio nazionale: «Nelle grandi scelte — ha detto — la de resta solidale». Conclusa rapidamente la formalità della nomina di Colombo, come pure quella dell'on. Vincenzo Scartato all'ufficio incarichi speciali (era diretto da Gaspari, ora ministro per i Rapporti con il Parlamento), la direzione democristiana si è occupata soprattuto di due problemi: quello della formazione delle giunte regionali e quello della situazione socio-economica del Mezzogiorno. Il dibattito, è stato detto al termine della riunione, si è svolto a «ruota libera». Si è trattato comunque di un primo approccio: entrambe le questioni saranno infatti approfondite in riunioni specifiche che la direzione terrà nei prossimi giorni. Tra gli interventi, quello di Mlsasi sui problemi della Calabria. Si è pure parlato del caso di Alghero, dove le elezioni sono state invalidate in quanto il Tar (Tribunale amministrativo regionale) ha accolto il ricorso della de, la cui lista era stata ritenuta depositata fuori tempo. Per il Sud in generale, si è. affermata la necessità di una proposta politica che tenga conto dei recenti risultati elettorali. La politica del governo, è stato detto, deve rimettere al centro dell'attenzione il problema dello sviluppo del Mezzogiorno. Quanto alla formazione delle giunte, il responsabile dell'ufficio Enti locali, Prandini, ha detto che la de ribadisce la sua linea «flessibile e duttile per la composisione dei governi locali», e si rammarica per la rigidità adottata dal pei. Prandini ha pure avvertito di avere in corso, per la formazione delle giunte, contatti informali con i responsabili degli altri partiti.

Luoghi citati: Albiate, Alghero, Calabria, Milano, Roma