Tredici scolari hanno inventato un gioco diverso: la cooperativa

Tredici scolari hanno inventato un gioco diverso: la cooperativa Trento: nata all'insegna del «Tutti per uno, uno per tutti» Tredici scolari hanno inventato un gioco diverso: la cooperativa Dopo averla fondata con regolare statuto hanno versato la quota sociale (200 lire) e si sono messi a lavorare durante le ore libere - Alla fine dell'anno scolastico si sono divisi 40.000 lire TRENTO — La cooperàzione ha «rodici» profonde nel Trentino. L'atto di nascita ufficiale del movimento è datato 1890, il lutìgo Santa Croce di Bleggio nelle Giudicarle Esteriori (TN) per impulso dì un curatore d'anime del luogo, don Lorenzo Guetti considerato giustamente il padre della «cooperatone». Si sviluppò in seguito sulla spinta della solidarietà popolare, dall'unione di tanti contadini poveri costretti fino ad allora a cadere nelle mani di com¬ Terremoto nel Reatino RIETI — Una violenta scossa tellurica è stata registrata l'altra sera, poco dopo le 20,30, nella valle del Turano. Gli abitanti della zona e 1 numerosi villeggianti hanno preferito dormire all'addiaccio e si calcola che siano circa 20 mila persone rimaste all'aperto. Danni sono stati registrati soltanto a Colle di Torà dove il terremoto ha lesionato fortemente alcune abitazioni del «Villaggio dei Giornalisti». Una seconda scossa più modesta è stata avvertita alle prime ore di ieri mercianti di pochi scrupoli o di usurai speculatori. Nacquero cosi le cooperative di consumo dove la popolazione rurale poteva acquistare generi di prima necessità e alle quali si poteva portare, perché fossero venduti, i prodotti agricoli che non servivano al consumo familiare. Oggi queste cooperative di consumo, nel Trentino, sono quasi 700 a dimostrazione della validità di un'idea, di una proposta ancora oggi attuale all'insegna del motto «Tutti per uno. uno Alghero: elezioni sono da rifare? CAGLIARI — Il tribunale regionale amministrativo, nell'accogllerc il ricorso della de algherese contro l'esclusione della lista dello scudo crociato dalla consultazione elettorale comunale dell'8 e 9 giugno scorsi, ha deciso che le elezioni dovranno essere rifatte. In base alla sentenza odierna non vengono considerati validi neanche i risultati delle elezioni amministrative tenutesi nella cittadina catalana e gli accordi conseguenti intercorsi fra i partiti che avevano portato alla formazione di una giunta per tutti». Con la convinzione suffragata dai risultati concreti che solo «^'unione fa la farsa» come sottolineava, agli inizi del secolo «un avviso ai soci» del sindacato agricolo industriale trentino. Da allora, dal 1890 la cooperazione di strada ne ha fatta e tanta. E' entrata perfino in una scuola, per la cronaca a Campodenno in valle di Non, quasi a significare che Io spirito cooperativistico si può, oggi, spartire anche con il piccolo pane della scienza. A Campodenno dunque tredici tra ragazzi e ragazze di quel centro scolastico hanno dato' vita ad una società cooperativistica denominata «Tutti insieme». L'atto costitutivo è stato regolarmente sottoscritto davanti ad un rappresentante della Federazione consorzi cooperativi di Trento. Lo statuto, all'articolo 3, dice che possono essere «soci gli alunni del centro scolastico i quali offrano garansie di buona volontà e di spirito di collaborasione». Tra gli scopi quello di «finanziare alcune attività integrative, acquistando il materiale necessario in proprio e successivamente di vendere gli oggetti realissati». Attività queste, viene ancora spiegato nello statuto che saranno «occasione per favorire e potenziare lo spirito di collaborazione dei singoli soci non solo nella realizzazione di questi oggetti, ma sempre in tutte le situazioni». Quanto ai soci ancora hanno «l'obbligo di versare la quota sociale di 200 lire, di osservare lo statuto e quanto decidono gli organi sociali», il «diritto di voto all'assemblea dei soci, di esaminare il bilancio finale che deve essere pubblicato entro e non oltre il 30 maggio 1980». Il capitale della società, stralciamo ancora dallo statuto, è costituito dalla somma, interamente versata di 2600 lire il che significa che ogni socio ha provveduto al versamento di una quota «prò capite» di 200 lire. E come ogni società che si rispetti anche la cooperativa "Tutti insieme» è composta da un consiglio di amministrazione, dal collegio dei sindaci e dal colle' gio dei probiviri. La sua dura ta? L'arco di vita è limitato (e non poteva essere altrimenti) alla durata dell'anno scolasti co. Poi, recita ancora l'articolo 7 dello statuto, la «cooperativa approvato il bilancio cessa la propria attività, rimborsa ai soci la quota versata e destina il 50 per cento degli eventuali utili alla costitusìo ne del capitale sociale per il prossimo anno, ed il restante 50 per cento ad un rinfresco». Le cronache dicono anche che durante l'anno scolastico 1 soci della cooperativa «Tutti insieme» debbono aver lavo' rato sodo. Sono riusciti a piazzare oggetti realizzati durante le ore libere dallo stu¬ dio, giornalini, fumetti e dolci da loro stessi confezionati, riuscendo cosi a far entrare1 nelle casse della società poco più di 40 mila lire. Una cifra che ai tredici soci della cooperativa (i quali non credono alla cabala e alla impopolarità di certi numeri) deve essere sembrata una fortuna. Cosi 20 mila lire sono finite nelle casse della società per la ricostituzione del capitale. Il resto è stato impiegato, del resto ciò era contemplato dallo stesso statuto, in un rinfresco di fine anno che ha anche salutato la conclusione delle lezioni. A questo punto si conclude anche la storia della so¬ cietà «Tutti insieme», di una cooperativa di ragazzi dalle Iidee chiare. Trieste: eletto presidente della Provincia TRIESTE — Il socialista Gianfranco Carbone è il nuovo presidente dell'amministrazione provinciale di Trieste. E' stato eletto la scorsa notte dai Consiglio provinciale, a maggioranza assoluta. Carbone ha ottenuto 17 voti su 30, cioè 7 del pei, 7 della <1i' 1 del psdi, 1 dell'unione slovena, oltre al suo stesso voto, quello del psi.

Persone citate: Gianfranco Carbone, Lorenzo Guetti