I ministri della Cee accettano le misure anticrisi dell'Italia di Renato Proni

I ministri della Cee accettano le misure anticrisi dell'Italia Illustrate ieri a Bruxelles da Pandolfi I ministri della Cee accettano le misure anticrisi dell'Italia BRUXELLES — II ministro del Tesoro Filippo Maria Pandolfi ha ottenuto l'approvazione dei suoi colleghi della Cee per le recenti misure annerisi del governo italiano. Pandolfi ha illustrato al Consiglio dei ministri il significato dei provvedimenti congiunturali italiani e ha tracciato le prospettive per la nostra economia, sulla base di una sintesi della sua reiasione al Senato di ieri mattina. Il vicepresidente della Commissione europea per gli affari economici, Fi-ancois Orioli, ha dichiaralo di appressare gli sforzi del governo dì Roma, che riducono la domanda globale e sostengono gli investimenti. Ortoli, dopo aver fatto notare che in Italia sussistono gli elementi critici dell'aumento dei pressi e della perdita di competitività, ha concluso che «le misure italiane non sono debalesse di tecnocrati ma una risposta alVevidenza dei fatti». ** In una conferenza stampa, abbiamo chiesto a Pandolfi quale sarà l'effetto delle misure sull'occupazione e sull'espansione economica. Il ministro ha risposto che la valutazione è ancora incorso ma die gli investimenti compense¬ ranno in gran parte la ridusione della domanda globale aggregala, visto che i 2000 miliardi di lire die saranno investiti arriveranno, grazie all'effetto moltiplicatore, ai circa 4000 miliardi di lire sottratti ai consumi. Abbiamo infine chiesto a Pandolfi se la socializzazione di certi oneri fiscali impropri delle aziende rende superata la polemica sulla svalutazione della lira. Il ministro del Tesoro lia dichiarato che tra il 21 settembre 1979 e il 6 giugno di quest'anno la competitività delle nostre aziende è stata ridotta del 3,7per cento (la differenza, cioè, tra il nostro maggior tasso d'inflazione e il tasso di deprezzamento ponderato della lira che è stato del 5,4 per cento). La fiscalissasione di certi oneri sociali per 1800 miliardi di lire, ha detto Pandolfi, restituisce alle nostre industrie la competitività nella misura del 2,7 per cento, quindi la perdita per le nostre aziende in termine di competitività dallo scorso settembre resterebbe dell'1,7 per cento, un tasso die non viene giudicato elevato eclie potrebbe essere compensato da ulteriori provvedimenti. Pandolfi, ci ha detto die le decisioni del governo mirano anche ad evitare un'altra crisi valutaria e quindi una piii dura manovra restrittiva. Sulla trattenuta dello 0,50 per cento del salario per il «fondo di solidarietà», Pandolfi ha dichiarato che tocca soltanto al governo decidere collegialmente se accettare la richiesta del partilo comunista perché questa misura sia presentata sotto forma di un disegno di legge e non come decreto legge. «Il governo — ha concluso Pandolfi — non intende sfidare il Parlamento... Il Consiglio dei ministri Cee ha deliberato l'elargizione di una nuova rata di prestiti alle nazioni comunitarie per finanziare inisiative energeticlie e per le infrastrutture per un totale di 450 miliardi di lire. L'Italia voleva die questo denaro fosse disponibile andie per l'edilisia integrala, ovvero per case per lavoratori. Invece, la somma non sarà disponibile per questo fine; sui restanti 115 miliardi di lire di questa «facility» una decisione sarà presa adottobre. Renato Proni

Persone citate: Maria Pandolfi, Pandolfi, Pandolfi I, Tesoro Filippo

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Roma