La Fiat ribadisce il parere contrario all' Alfa-Nissan

La Fiat ribadisce il parere contrario all' Alfa-Nissan Riunione al ministero Bilancio La Fiat ribadisce il parere contrario all' Alfa-Nissan ROMA — Al ministero del Bilancio si sono riuniti ieri i ministri del Bilancio La Malfa, dell'Industria Bisaglia, delle Partecipazioni Statali De Michelis, il vicepresidente della Fiat Umberto Agnelli e J'amministratore • delegato della Fiat Auto, Vittorio Ghidella, il presidente della Finmeccanica Viezzoli, il presidente dell'Alfa Romeo Massacesi e l'amministratore delegato Innocenti. Nel corso della riunione è. stato ribadito da parte della Fiat il parere contrario ad un eventuale accordo Alfa-Nissan che rappresenterebbe una pericolosa testa di ponte dell'industria giapponese in Italia è in Europa. Recentemente tutti i costruttori europei hanno dichiarato la loro preoccupazione per la concorrenza giapponese, sempre più agguerrita. In un documento sui rapporti commerciali Cee-Giappone, emanato dalla commissione esecutiva della Comunità, era stato detto che «solo una nuova strategia comunitaria può prevenire il crescente peggioramento dei rapporti commerciali tra i "Nove" e il Giappone Il problema dei rapporti commerciali tra la Comunità e Tokyo si è fatto più pressante negli ultimi tempi, in particolare dopo che i costruttori automobilistici della Comunità hanno denunciato l'invasione giapponese sui mercati europei. In un documento al commissario della Cee per l'Industria, Etienne Davignon, hanno messo in guardia contro i pericoli che la penetrazione delle auto giapponesi sul mercato europeo può determinare. Il documento sintetizza i risultati ai quali è giunto il consiglio di amministrazione del Cerne (Comitato costruttori del mercato comune). Nella lettera che il presidente del comitato' ha inviato a Davignon si esprime preoccupazione per il rapido incremento della quota di mercato sia per le auto sia per i veicoli commerciali dei produttori giapponesi su quasi tutti i mercati europei. I costruttori europei hanno fatto presente come la «svalutazione » dello yen di circa il 20 per cento nel girò degli ultimi 18 mesi abbia collocato i prodotti giapponesi in posizione indebitamente fayorevole nella struttura dei prezzi, il che si aggiunge all'effetto degli squilibri già esistenti nelle condizioni degli scambi, a causa dei quali 606 mila vetture giapponesi sono state immatricolate nella Cee nel 1979, mentre soltanto 38 mila vetture europee sono state esportate in Giappone. Nuove indagini per il "caso" Mauro De Mauro PALERMO — Il giudice istruttore dottor Micciché, che conduce l'inchiesta sulla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro — sequestrato sotto la propria abitazione di viale delle Magnolie il 16 settembre 1970 — ha disposto una serie di accertamenti attraverso i quali la vicenda sembra uscire dall'oblìo. II magistrato si ripromette anche di interrogare nuovamente l'anziano tributarista Nino Buttafuoco che, poco dopo la sparizione di De Mauro, venne arrestato sotto l'accupa di concorso con ignoti nel sequestro del giornalista. ' Il giudice intende ascoltare altresì il giornalista Franco Bi aire acci, autore di una inchiesta televisiva sul caso De Mauro.

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