Scontro per la torre Eiffel Perderà i suoi ristoranti?

Scontro per la torre Eiffel Perderà i suoi ristoranti? La gestione vuole eseguire «controlli tecnici» alle strutture Scontro per la torre Eiffel Perderà i suoi ristoranti? NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE PARIGI — La battaglia fra Bernard Rocher, viceslndaco di Parigi, e Roger Grass, che gestisce i ristoranti e i bar' dèlia tórre Eiffel, è entrata nella sua fase più cruenta. La scintilla è stata una lettera di Rocher, che è anche presidente della società che gestisce la torre a nome del proprietario, la città di Parigi, nella quale si afferma che Grass dovrebbe lasciare i locali del primo e secondo piano entro il 1° ottobre. E' necessario infatti eseguire alcuni controlli tecnici ad alcune parti della struttura di ferro alle quali l'accesso è impedito dalle sovrastrutture, in particolare dal ristoranti, costruiti un po' a caso dopo il 1889. ili pretesto indicato nella lettera — dice Grass — egwivale a distruggerà una casa per vedere se ci sono topi in cantina. Questi colpi di genio sono deplorevoli. La torre è salda. E' follia smantellare tutto per eseguire controlli che H possono fare sema inutili distruzioni, sema licemiare 182 persone di un'impresa redditizia, con prenotazioni fino al 1981, e che paga di tasse 360 milioni di lire l'anno alle casse della città». Grass sottolinea di essere disposto a collaborare a qualsiasi «programma intelligente». Ma si rivolgerà al tribunale se la cit¬ tà - di Parigi insisterà con quello attuale. «La torre — ha detto recentemente Rocher non è in cattive condizioni per una signora di novant'anni: ha soltanto bisogno di una plastica facciale». In passato la gestione del capolavoro di Gustave Eiffel era affidata a una società con capitale svizzero. Poi la città di Parigi ne diede per due anni il controllo alla società diretta da Rocher, col mandato di compilare un rapporto sulle sue condizioni, di effettuare le necessarie riparazioni soprattutto alle parti invisibili della struttura di ferro, e di migliorare la sua attrattiva per il pubblico. «Dopo due aniiiiiiiiiMiiiiiiimmiiiiiiiiiiiiiimiiiiiinmim( ni la città può cacciarci — dice Rocher — o dirci di continuare: dipende da come svolgiamo il nostro compito». E ha indicato il programma per rinnovare e adattare la torre ai nuovi bisogni, per modernizzare i servizi per i visitatori, per stimolare l'interesse del pubblico con una più vasta documentazione sulla sua costruzione. «Per molti anni — dice Rocher — lo torre fu una semplice curiosità, un simbolo del progresso scientifico. Ora è un monumento, e come tale dobbiamo sfruttarlo: Per prima cosa il pubblico potrà accedere al locale dei motori per gli ascensori, sotto uno dei quattro piedi. Con 1 suoi enormi volani, pompe idrauliche, cavi e compressori, tutti del 1889 e di colore vivace, sembra un'illustrazione di Dorè per il Nautilus di capitan Nemo. Il pubblico potrà anche visitare il piccolo studio fin de siede che Eiffel si costruì In cima alla torre, slmile alla cabina di una vecchia nave. Rocher ha anche detto che gli sarebbe piaciuto portare vicino alla torre una casetta di ferro costruita da Eiffel a Poissy ; ma è stato impossibile a causa dei severi regolamenti sul patrimonio artistico. Charles Hargrove Copyright Times Newspapers e per l'Italia «La Stampa»

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