Irreperibile l'autista di Amato che sparò cantro i 4 brigatisti di Francesco Santini

Irreperibile l'autista di Amato che sparò cantro i 4 brigatisti Atteso invano al processo di Napoli: ha paura? Irreperibile l'autista di Amato che sparò cantro i 4 brigatisti DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NAPOLI — Il testimone chiave del delitto Amato si nasconde. Ciro Esposito, l'autista del ministro Scotti che il 19 maggio aveva a bordo l'assessore democristiano ucciso dalle Br, è ricercato in tutto il territorio nazionale con fonogrammi urgenti. La polizia romana ha segnalato che il tentativo di ritrovarlo è fallito. «Rivolgiamoci anche ai carabinieri», ha detto il presidente in udienza. La sensazione è che Ciro Esposito sia1 scomparso per paura e voglia, ad ogni costo, evitare la presenza in aula. Il dibattimento, anche ieri, ha registrato momenti di tensione. Nell'aula di S. Domenico Maggiore è comparso per qualche minuto l'onorevole Cirino Pomicino. Ha chiesto, un colloquio riservato con il presidente. E' probabile che il parlamentare democristiano, della corrente di Scotti, abbia' affrontato con il magistrato il «problema Esposito». Amico dell'autista del ministro, Pomicino ha sottolineato al presidente 11 pericolo di rappresaglie per il teste Ecco nei verbali del processo, la ricostruzione dell'assassinio dell'assessore fatta da Esposito. «Dal 16 maggio mi trasferii da Roma a Napoli per restare a disposizione dell'onorevole Amato. Alle 9 del mattino lo andavo a prendere sotto il portone del palazzo Cellammare. in via Chiaia, dove abita. Lo portavo in Regione, per riprenderlo verso le 16,30 ed accompagnarlo nel giro di propaganda elettorale. Per tre giorni ho percorso sempre la stessa strada; non mi sono accorto di essere seguito. Non sono stato avvicinato da alcuno per informazioni. «Lunedi 19 maggio sono andato sotto casa alle 9,15; ho visto uscire la moglie. Poi è venuto l'assessore. Si è seduto accanto a me. Ho imboccato via Cavallerizza e il vico Alabardieri. All'altezza del ristorante Umberto ho notato una Fiat 500 con una donna a borìdo: simulava una manovra di uscita dal parcheggio. Ho suonato il clacson, ma Amato mi Ita detto: "Lascia andare, non vedi che c'è una donna al volante?". Ma proprio quella donna ha lasciato improvvisamente l'auto in mezzo alla strada. Ha impugnato una rivoltella in direzione di Amato. Contemporaneamente, avanzava un giovane magro, con buffetti ed occhiali, il quale si è avvicinato al finestrino. Quasi parlando a se stesso ha detto: "E' lui!". Con una pistola con silenziatore ha esploso una decina di colpi. Amato gridava: "No, noi". ' «Una pausa. Il giovane, spostando la mira, gli ha dato il; colpo di grazia alla nuca. Sparava e la donna teneva la pistola puntata nella mia direzione. Ho mosso il braccio per toccare Amato. La ragazza, cominciando a correre, si è girata ed ha esploso un colpo di pistola. Mi sono sentito sconvolgere dalla rabbia. Ho preso la mia 7,65 ed ho tolto la sicura. Li ho inseguiti. In quel momento il terzo giovane, con un impermeabile chiaro, ha sparato contro dt me, ma io, come un incosciente, ho risposto con cinque colpi. La donna e l'altro si sono fermati. Hanno sparato per proteggere il terzo giovane che era caduto a terra. Il ragazzo si è rialzato ed è fuggilo in direzione di piazza dei Martiri. L'assassino di Amato teneva ancora l'arma nella mano destra, nera, come se fosse stata ricoperta da un guanto: in questura l'Ivo riconosciuto in due fotografie, era LucaNicololti». Francesco Santini

Persone citate: Cellammare, Cirino Pomicino, Ciro Esposito, Esposito

Luoghi citati: Napoli, Roma