Una famiglia infelice dietro la penosa morte dello spastico di Bari

Una famiglia infelice dietro la penosa morte dello spastico di Bari Arrestati il padre ed una sorella Una famiglia infelice dietro la penosa morte dello spastico di Bari BARI — Il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Curione—a conclusione delle indagini svolte dalla squadra mobile sulla morte, sabato scorso, di Celestino Vurro, un ragazzo di 12 anni, spastico e con gli arti atrofizzati — ha ordinato la cattura del padre, Berardino, un pastore di 47 anni, e della sorella maggiore della vittima. Maria, di 16, per maltrattamenti seguiti da morte. Nessun provvedimento è stato adottato nei confronti della madre, Anna Zanni, di 38 anni, che è in stato di gravidanza. Un apporto particolarmente importante per compren- dere i vari aspetti della vicen da è venuto dall'inchiesta compiuta dall'assistente Medici della polizia femminile. Si è cosi conosciuta in tutto il suo squallore la storia del Vurro, dalla quale emerge pietà per la vittima, ma anche per la sorella maggiore. La vita di Maria è sempre trascorsa nella casupola nelle campagne di Mungivacca (una frazione del capoluogo pugliese) ad accudire al gregge di pecore, unico sostentamento della famiglia, e ai suoi dieci fratelli e sorelle. E' da tener conto che uno di questi, spastico grave, è morto nel '77 all'età di 14 anni nel l'Istituto «Don Gnocchi» di Milano; Celestino, paralizzato agli arti inferiori dall'età di tre anni, è stato sin all'agosto dello scorso anno nel «Don Gnocchi» di Torino; un altro fratellino, Piero, di quattro anni, è pure spastico ed è In cura presso il «Gasimi » di Genova, come Maria, che è epilettica e soffre di una malformazione fisica. Berardino Vurro e la moglie sono con sanguinei. Celestino era in attesa di essere ricoverato in un altro Istituto. Il suo dramma si spiega proprio con questa variazione subita dalla sua vita: abituato per anni ad essere assistito e curato in istituti specializzati, non poteva non risentire del disagi della catapecchia di Mungivacca. La stessa Maria, anche se lo aiutava e lo faceva scrivere (il ragazzo aveva frequentato sino alla quarta elementare), soffriva di questa situazione, Quando Celestino, come accadeva spesso, si lamentava, Maria ed 1 suol genitori lo picchiavano, lo sottoponevano a maltrattamenti, lo abbandonavano fuori dalla porta di casa o lo facevano dormire tra le pecore. E' quanto è accaduto anche sabato scorso. U ragazzo è stato picchiato, gettato fuori dalla casupola e, poiché continuava a piangere, colpito alla testa con un bastone dalla sorella. Abbandonato nel cortile per tutta la notte, la mattina dopo i familiari lo hanno trovato morto.

Persone citate: Anna Zanni, Berardino, Celestino Vurro, Curione, Vurro

Luoghi citati: Bari, Genova, Milano, Torino