Il Fréjus è al «via» (ma solo al turismo)

Il Fréjus è al «via» (ma solo al turismo) Data di apertura fra il 12 e il 20 luglio Il Fréjus è al «via» (ma solo al turismo) DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BARDONECCHIA — Pur tra molte perplessità «spresse dai sindaci della valle di Susa, una cosa appare certa: se i collaudi conclusivi di giovedì e venerdì daranno esito positivo, il traforo autostradale del Fréjus si aprirà entro il mese. «Entro il 12» sollecitano i francesi e si comprende il perché delle loro pressioni: 11 Comune di Modane e le Regioni Savoia e Rhòne-Alpes hanno fornito il 60 per cento dei finanziamenti. E ogni giorno di ritardo significa incassi in meno. La preoccupazione dei sindaci per il traffico è emersa ieri nell'incontro che li ha visti qui insieme con i loro colleghi francesi, con i rappresentanti della Sifar (Martini e Revelli, presidente e vicepresidente), il vicepresidente della Regione, Bajardi, i parlamentari Botta, Castoldi e Porcellana, della Commissione lavori pubblici della Camera. Questi ultimi erano particolarmente attesi e Botta ha illustrato la situazione dei lavori stradali. In particolare ha detto che; il Parlamento dovrebbe approvare entro il mese i 300 miliardi di finanziamento all'Anas deliberati dal governo il 28 settembre scorso per la viabilità della Valle Susa. Sono passati nove mesi, i ritardi si aggiungono ai ritardi. E il criterio di priorità? Il fatto è, spiega il deputato, che tutti invocano la priorità: l'Ossola per la Santhià-Gra-! vellona; il Lazio chiede la circonvallazione autostradale di Roma; la Sicilia il completamento della Messina-Palermo; poi è necessario pensare alla Livorno-Civitavecchiaper allargare quell'«imbuto» che diventerà ancora più stretto se al traffico normale verso 11 Sud si aggiungerà anche quello proveniente dal Fréjus. Il traforo si rivela sempre più, infatti, come la vera cerniera tra il Nord-Europa e il Sud-Italia, il «passaggio a Nord Ovest», e non quell'«opera faraonica» come era stata definita in un primo tempo da chi non la voleva. Gli spunti polemici del periodo '72-76 hanno anche ritardato i lavori stradali ma su questo argomento bisogna dire che la colpa è un po' di tutti, anche della Bei (Banca europea degli Investimenti) che per sganciare un prestito chiede l'adeguamento alle normative tecniche europee le quali sono più complesse ancora delle nostre, già complesse. .. . Preoccupazione si, ma non levata di scudi, né minacce di dimissioni o di blocchi. Anzi, in un documento i sindaci delle valli di Susa e della Maurienne, pur denunciando la mancata realizzazione degli accessi e delle strade previsti dal trattato internazionale del 1972, si impegnano tuttavia a favorire al massimo il traffico turistico. La proposta è che in un primo tempo il traforo sia adibito soltanto al traffico leggero, successivamente, man mano che saranno sistemati i percorsi stradali, si darà il via anche a quello pesante. Sia pure con qualche limitazione. Ieri si sono fatte varie proposte: giorni alterni, mezze giornate alterne, blocco al sabato. Si vedrà. nummi il HiMiMiiiiMiHMiM min ninnili un Intanto in Italia sono aperti i cantieri e le tappe di realizzazioni previste sono le seguenti: luglio, apertura dell'ampliata galleria di Ponte Ventoso e quindi eliminazione del tortuoso passaggio in Oulx; fine agosto o primi settembre, apertura delle rettifiche ai tornanti di Serre La Voùte che saranno completamente eliminati nel settembre '82 con la galleria di quattro chilometri; variante di Bussoleno aprile '81; «salita dei merluzzi» (Chio monte) settembre '81. Del resto in Francia non è, che stiano molto meglio: soltanto per l'8l, infatti, è prevista l'entrata in esercizio delle deviazioni di St-Jean-de-Maurienne e di St-Michel-de-Maurienné e lo svincolo che dall'uscita del tunnel immette nell'autoporto di Freney (adesso bisogna passare nell'abitato di Modane per via di un ponte che traballa e che nessuno riesce a bloccare). I lavori appaltati in Italia costano ora 55 miliardi, con i 300 previsti dalla legge si rinnoverà completamente il tracciato nell'alta valle e si modificherà quello nella bassa, n percorso dovrebbe essere il seguente: Rivoli-Susa doppia carreggiata di 7,50 metri ciascuna divisa da spartitraffico, che consente una velocità di 120 chilometri l'ora, Susa-Oulx doppia carreggiata di 7 metri, pendenza massima 4%, velocità 80-100 chilometri l'ora; Oulx-Bardonecchia carreggiata unica di m. 14,5 a 4 corsie. Se si comincia presto si potranno concludere i lavori nel 1983 e da quel moment», a traffico pieno, con una previsione di 85 miliardi di pedaggi l'anno, il traforo — dice Revelli — potrà pagarsi in sette anni. A partire dal 1991 gli utili potranno essere riversati sulla viabilità, per ulteriori miglioramenti. Domenico Garbarino

Persone citate: Bajardi, Botta, Castoldi, Domenico Garbarino, Porcellana, Revelli, Savoia